AGGIUNTA DI SOLIDI (DIALOGO)
Questo dialogo consente di specificare la modalità con la quale aggiungere elementi solidi al modello.
Sono previste le seguenti modalità:
1)Aggiunta diretta
In questa modalità gli elementi vengono aggiunti uno ad uno, attaccandosi a nodi esistenti e/o aggiungendo i nodi necessari. L’aggiunta diretta è al momento limitata agli elementi esaedrici di cui occorre fornire i nodi nel seguente ordine: I,J,K,L (faccia inferiore, ordine antiorario) M, N, O, P (faccia superiore, ordine antiorario, con M corrispondente a I). I nodi possono essere cliccati o definiti mediante specificazione delle coordinate assolute (per il solo I) o relative all’ultimo nodo definito (per i nodi J,K,L,M,N,O,P).
La modalità di aggiunta diretta è da usare con cautela e limitatamente a casi particolari data la obiettiva difficoltà a cliccare nella sequenza corretta.
2) Regione.
In questo caso vengono aggiunti elementi “brick”. Gli elementi vengono aggiunti automaticamente dopo aver specificato tre file di nodi mediante tre distinte poligonali atte a ricomprendere una fila di nodi per volta. Le tre file di nodi devono avere un nodo in comune. Il comando è una generalizzazione di quello già descritto nel caso di aggiunta di carichi a regione.
3) Esaedro
Il comando è affine alla aggiunta diretta, ma l’esaedro così definito verrà poi suddiviso in una serie di elementi grazie alla determinazione del numero di suddivisioni fatta inizialmente (mediante un opportuno dialogo che chiede le suddivisioni lungo IJ, JK, ed IM. Vengono definiti i nodi I mediante coordinate assolute o mediante click su nodo esistente J mediante coordinate relative a I o mediante click K mediante coordinate relative a J o mediante click L mediante coordinate relative a K o mediante click P mediante coordinate relative a L o mediante click
L’ultimo punto aggiunto è quello che dà la traslazione del quadrilatero IJKL per generare il solido. Tale traslazione è data appunto da PL.
4) Estrudi sel PM
E’ il modo più facile ed anche quello maggiormente consigliato nell’ambito di utilizzo di Sargon: in pratica, preselezionati un certo numero di elementi bidimensionali triangolari o quadrilateri, il vettore copia specificato col comando consente di generare altrettanti elementi solidi (rispettivamente pentaedrici o esaedrici) che potrenno poi essere ulteriormente copiati o ruotati per generare il solido di interesse.
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