Impostazioni Verifica di Gerarchia delle Resistenze (dialogo)
Questo dialogo consente di impostare alcuni dati importanti per la esecuzione delle verifiche a capacità (la così detta "gerarchia delle resistenze). Per maggiori informazioni si veda Come eseguire la verifica di capacità. •I "Coefficienti parziali" possono essere descritti in modo indipendente da quanto previsto per le verifiche secondo EC3/NTC. In particolare, γM0 serve a determinare i valori di progetto delle sollecitazioni a resistenza (valori "Rd"). •La "verifica di classe per elementi beam dissipativi" si riferisce a elementi beam dissipativi (per i truss dissipativi si usa sempre la classe ad azione assiale). Si deve verificare che la classe sia almeno 1 o 2, a seconda dei casi, ma occorre stabilire la classe secondo quale sollecitazione elementare. Una interpretazione certamente a favore di scurezza è eseguire il controllo per la classe massima, che normalmente si ha per azione assiale di compressione. Se l'elemento si plasticizza prevalentemente in condizioni inflesse, è possibile "accontentarsi" della sola verifica sull'asse di flessione 2 (o 3), una condizione più semplice da soddisfare, ma, a nostro parere, non necessariamente sicura, dato che negli elementi dissipativi entrano anche certamente azioni assiali di compressione. •La "classe di duttilità" può essere alta o bassa (cfr. Eurocodice 3 e NTC). Se è alta, il fattore di sovraresistenza è più alto, ed anche i requisiti sulla classe sono più severi. •La "lunghezza dei beam dissipativi" serve ad eseguire la verifica di capacità sugli elementi inflessi, in particolare serve alla verifica sul taglio (e.g. equazione 7.5.5 NTC 2008). Al momento il programma fa l'ipotesi che gli elementi dissipativi siano prismatici e tutti con lunghezze simili. Così che VEd,M=2Mpl/L. Mpl è il momento plastico dell'elemento dissipativo (privo di riduzioni) e L la sua lunghezza. Non si può usare la lunghezza dell'elemento finito perché a causa delle esigenze di meshing questa può non essere in relazione con la lunghezza della membratura dissipativa. •L'"intervallo di snellezza adimensionale" per i truss dissipativi è l'intervallo all'interno del quale il programma verifica che sia contenuta la snellezza adimensionale degli elementi biella dichiarati dissipativi. •La "lunghezza dei beam considerati link" è data da due valori, che sono due lunghezze. Se non ci sono link nella struttura (che quindi non ha alcun controvento eccentrico EBF), entrambi i valori devono essere nulli. Il primo valore è il valore di lunghezza al di sotto del quale un link è considerato "corto". Il secondo valore di lunghezza è la lunghezza al di sopra della quale il link è considerato "lungo". Un elemento link deve avere entrambi gli estremi dissipativi. Elementi dissipativi non di tipo link (come nei telai resistenti a momento, MRF), se esistono altri elementi che invece sono link, devono avere solo un estremo dissipativo (basta spezzare gli elementi in due). •I "fattori azioni interne spurie" sono le soglie, definite come frazioni dei corrispondenti limiti plastici, al di sopra delle quali l'elemento dissipativo è considerato non verificato. Si tratta di azioni interne che normalmente devono essere basse, dato che la dissipazione è immaginata avvenire per flessione attorno all'asse 2 (asse "forte"). |