SFORZI IN TRAVI E BIELLE

 

A partire dalla versione 6.10 Sargon consente di avere un’idea degli sforzi nelle travi e nelle bielle prima di eseguire le verifiche.

I comandi sono tutti raggruppati sotto il menu Post e sono posizionati nella barra dei bottoni POST2.

 

Scopo di questi comandi non è fornire un dettagliato quadro della situazione puntuale degli sforzi all’interno delle sezioni, bensì fornire una serie di informazioni base utili per la valutazione dello stesso. Sono plottabili come mappa a colori, ed interrogabili, nonché stampabili tutti i seguenti nuovi dati di calcolo, che si affiancano alle azioni interne già calcolate dal programma:

 

1.N/A        sforzo assiale con segno

2.M2/W2        massimo sforzo flettente elastico sull’asse 2 con segno

3.M3/W3        massimo sforzo flettente elastico sull’asse 3 con segno.

4.M2/Wpl2        tensione di snervamento del materiale che corrisponderebbe ad un pieno sfruttamento plastico sotto il momento M2 applicato.

5.M3/Wpl3        tensione di snervamento del materiale che corrisponderebbe ad un pieno sfruttamento plastico sotto il momento M2 applicato.

6.|N/A|+|M2/W2|+|M3/W3|        stima semplificata del massimo valore di tensione elastica. Nel caso dei tubi e delle sezioni circolari piene – data la loro importanza e frequenza- la formula viene sostituita nei calcoli dalla seguente (esatta): |N/A|+|M/W|, essendo M la risultante dei due momenti applicati. Nel caso di profili non doppiamente simmetrici, ad esempio le [ o le L, la formula porta in generale ad una sovrastima dello sforzo.

7.|N/Npl|+|M2/Mpl2|+|M3/Mpl3|        sfruttamento plastico semplificato (usa la fy del materiale assegnato senza coefficienti γ). Npl è valutato come Afy, M pl2 come W pl2fy e Mpl3 come Mpl3fy.

 

Le quantità 6) e 7) sono quantità indice del cimento della sezione e sono a favore di sicurezza. Non è il modulo base la sede per calcolare gli sforzi ed i domini limite in modo più aderente al dettato delle varie normative, questa operazione è compiuta dai verificatori. Questi indicatori possono però aiutare ad inquadrare rapidamente i possibili problemi.

 

In pratica per ognuna di queste quantità è possibile avere:

 

una mappa a colori sulla struttura che dà un’idea dei valori in gioco, sia per i casi di carico base che per ciascuna combinazione.

Un comando di interrogazione sui punti interni dell’asta che dà i valori puntuali nel caso o nella combinazione prescelti.

Una mappa a colori con l’inviluppo al variare delle combinazioni, ed il corrispondente comando di interrogazione.

Tre sezioni del tabulato corrispondenti ai valori nei casi/combinazioni, agli inviluppi ed agli inviluppi degli inviluppi (sul combiset attivo). Il tabulato è sensibile agli oggetti selezionati. Gli inviluppi degli inviluppi plottano il massimo delle varie quantità al variare delle combinazioni, e degli elementi selezionati. Pertanto, selezionando prima della creazione del tabulato gruppi di elementi affini, è possibile conoscere il massimo valore degli indicatori al variare degli elementi e delle combinazioni. Analoga informazione è ottenibile a schermo estraendo parte degli elementi dal resto della struttura.