Il dialogo della figura precedente è così organizzato:
Il cursore a slitta posto a sinistra consente di muoversi da punto a punto lungo l’asse della trave (Posizione lungo l’asse della trave), o meglio, per esattezza, lungo l’asse del ramo selezionato in precedenza (le la trave è composta da più rami occorre scegliere il ramo pertinente). Le due caselle indicano la distanza dal primo estremo (x) e la ascissa dimensionale dallo stesso (csi). L’immagine sottostante mostra la sezione con l’acciaio applicato in quel punto della membratura. L’acciaio che viene considerato dipende dal comando attivo secondo le spiegazioni date in precedenza: esso può essere l’acciaio minimo (comandi Min A-NM) oppure l’acciaio “di progetto” (comandi Diagramma Barre). La esatta quantità di acciaio è riportata nelle due caselle sottostanti, As (area acciaio superiore) ed Ai (area acciaio inferiore). Queste aree sono indicate nella unità di misura attiva al momento della esecuzione del comando. Le aree in questione stanno tra loro nel rapporto specificato nelle Impostazioni.
Poiché il comando riesegue in tempo reale tutti i calcoli necessari, è possibile variare le impostazioni di base che dirigono il calcolo determinandone l’esito. Ciò si fa premendo il bottone Imposta/Controlla Dati. La pressione di questo bottone è del tutto identica alla esecuzione del comando Imposta, solo che viene fatta da dentro il comando Interroga, ed è quindi possibile modificare le impostazioni generali nel corso del comando.
Nella grande figura di destra è rappresentato il dominio limite per la sezione allo studio, nel punto indicato della membratura. L’immagine (che come si vedrà può essere stampata e copiata) riporta in ascissa i momenti flettenti in kNm (qui la unità di misura è fissa), ed in ordinata le azioni assiali (positive se di trazione) in kN.
La scritta in basso dice che ramo è quello indagato (Ele=), in che ascissa dimensionale (csi=) ovvero a che distanza dal primo estremo, e che aree di acciaio sono state considerate superiormente (As) ed inferiormente (Ai).
Esempio di rappresentazione del dominio limite insieme con la rappresentazione dello stato di sollecitazione per le varie combinazioni allo studio (54 punti, dominio non semplificato).
Nel disegno lo stato di sollecitazione applicato è rappresentato da una serie di puntini di colore rosso, che danno una idea di come si collochino le sollecitazioni applicate rispetto al dominio limite. Questa immagine, per le sezioni di verifica salienti, dà una idea chiara ed immediata delle verifiche agli SLU per tensioni normali, ed è quindi particolarmente utile da includere nelle relazioni di calcolo. Per fare questo esistono appositamente i due bottoni Stampa e Copia. Il bottone Stampa consente di mandare in stampa (su qualsiasi periferica gestita dal sistema operativo) la immagine del dominio coi punti sollecitanti. Il bottone Copia riversa negli appunti la immagine del dominio limite in modo che questa possa essere incollata all’interno di un qualsiasi documento, come ad esempio è stato fatto qui per un documento WordTM .