IMPOSTAZIONI  PROGETTO CONNESSIONI

 

DLG_AUTO_SETDESIGN

 

Questo dialogo serve a scegliere la modalità con la quale sarà eseguito il progetto automatico delle connessioni.

Il riquadro Identificazione serve a assegnare alle scelte di criteri di progetto un nome e una spiegazione. In questo modo sarà possibile salvare le scelte in un file binario (con estensione .cde, bottone Salva) e poi in un secondo tempo richiamarlo se necessario (bottone Carica).

La prima scelta che ha senso fare è la normativa da utilizzare per eseguire le verifiche. La keyword impostata in questo campo verrà a a corrispondere alla keyword impostata nel PRenodo, in modo che, dovendo scegliere tra più PRenodi disponibili, il programma scelga quello o quelli che hanno le normative desiderate. Al momento in cui si esegue il progetto automatico, la keyword qui impostata verrà a sostituire la keyword relativa alla normativa eventualmente impostata nei jnodi selezionati, in modo che non vi sia conflitto.

Il massimo sfruttamento (Max sfruttamento) accettato consente di guidare la progettazione in modo da avere massimi accettabili inferiori ad 1 (progettazioni più a favore di sicurezza).

La seconda scelta che occorre fare è relativa ai bulloni. In particolare occorre scegliere la famiglia di bulloni da adoperare (con il bottone Imposta) ed il diametro minimo e massimo degli stessi bulloni. Si può anche indicare solo alcuni diametri desiderati, sino a un massimo di 4: in questo caso verranno tentati solo quei diametri. Il bottone Imposta dà accesso al dialogo Bulloni dove però non è possibile scegliere i perni. In questo dialogo si sceglie anche se a taglio sia da considerare l'area resistente lorda o quella filettata, e se i fori siano di precisione o no. Se si desidera usare un diametro unico, occorre impostare il minimo eguale al massimo. Il minimo e il massimo sono letti nelle unità di misura attive. E' poi possibile fissare la distanza tra il bullone più alto ed il TOS (top of steel). Questo parametro è usato da alcuni dei PRenodi di progetto (ad esempio quelli ENDPLATE).

Usando come unità di riferimento il diametro del foro, Dh, è poi possibile indicare, per le parametrizzazioni che ne fanno uso, la desiderata distanza dal bordo libero dei bulloni, e la desiderata distanza tra i bulloni (le variabili de.dEdge, de.dRow sono aggiunte automaticamente e possono essere usate nel PRenodo).

La terza scelta riguarda le saldature. In questo caso occorre impostare lo spessore minimo lo spessore massimo ed il passo, ovvero l'incremento di spessore da adottare per cercare le varie soluzioni. Ad esempio, se il minimo è 4 e il masismo 14 con passo 2, saranno cercate soluzioni con spessore di saldatura pari a 4, 6, 8, 10, 12 e 14. Ovviamente, peggiore è il numero di possibilità maggiore sarà il tempo di calcolo e migliore la stima del progetto, che potrà meglio adattarsi alle esigenze del problema in esame. Inoltre, va indicata la tensione ultima di calcolo del materiale di apporto delle saldature.

La quarta scelta consente di escludere le parametrizzazioni "saldate" (ovvero con la keyword WELDED), o le parametrizzazioni "bullonate" (ovvero con la keyword BOLTED).

La quinta scelta riguarda lo spessore delle piastre e il materiale da usare per esse. Anche in questo caso occorre fornire uno spessore minimo, uno spessore massimo ed un passo. Il materiale deve essere estratto dalla lista dei materiali disponibili nell'archivio generale. Nel caso in cui il materiale desiderato non sia presente in archivio, sarà necessario aggiungerlo utilizzando il modulo esterno Samba. La scelta del materiale influenza le variabili di progetto relative alle tensioni di rottura e snervamento dei materiali dei componenti aggiunti.

La sesta scelta riguarda il materiale da usare per i blocchi di fondazione (constraint block). Se nei prenodi di progetto occorre utilizzare i valori di rottura del materiale del blocco vincolo, questo sarà preso da questo materiale.

La settima scelta consente di specificare il coefficiente di attrito tra piastra di base e fondazione in calcestruzzo. Se si dà un coefficiente di attrito non nullo, e non si sono esclusi con altro modo, i nodi che tengono il taglio per attrito saranno inclusi nella ricerca.

 

 Il gruppo strategia, è usato per decidere che strategia di progetto seguire. Ce ne sono due, la prima:

1.Prima parametrizzazione ok: l'elaborazione di una connessione o di un nodo si ferma non appena è trovato un progetto che passa tutte le verifiche. Questa opzione è più veloce, ma in generale non porta al minimo costo.

2.Minimo costo: sceglie il progetto di minimo costo. Questa opzione è più lenta, ma assicura che il progetto prescelto tra quelli che passano tutte le verifiche, se ve n'è qualcuno, sia quello di costo minimo in accordo alla metrica di costo stabilita dall'utente.

La seconda:

1.Mantieni Renodi completi, cerca solo PRenodi di progetto (dprenodi) che si adattino completamente al Renodo da progettare. Scartando gli altri. Se da un lato ciò garantisce da disuniformità, compenetrazioni, o altro, si tratta di una opzione che è più difficile da soddisfare al crescere della complessità del Renodo, dato che servono PRenodi molto elaborati, che potrebbero, semplicemente, non essere stati preparati.

2.Decomponi i Renodi in Coppie decompone il Renodo avente m membrature, in (m-1) coppie master-slave, e cerca per ogni coppia un PRenodo di progetto che si adatti a quella coppia pensata isolata dal resto. La costruzione del Renodo avviene quindi per fasi successive, coppia per coppia. Un PRenodo di progetto che sia applicabile come "coppia" deve avere la keyword "COUPLE". A valle della creazione complessiva, il programma esamina il renodo completato e cerca di risolvere possibili problemi come irrigidimenti sovrapposti. Se si sceglie questa opzione e si costruiscono i nodi, al nome di ogni componente viene accodato il nome dello slave che aiuta a collegare, la marca del dprenodo che lo ha generato, ed il nome che originariamente il componente aveva nel dprenodo utilizzato. Ad esempio: "P3 (m2-POW1|P1)": il componente si chiama P3, collega m2 al master m1, è stato usato il dprenodo con marca POW1, all'interno del quale il piatto si chiama P1. La parte tra parentesi si chiama "originatore". Questa opzione è al momento riservata.

 

E' poi possibile, per limitare il numero dei progetti, e quindi il tempo di calcolo, indicare un massimo numero di valori che ciascun parametro di progetto potrà avere. Se tale numero è 0 non c'è nessuna limitazione. Ad esempio se lo spessore dei piatti varia tra 10 e 30 passo 2, ci sono 11 valori possibili. Se la limitazione è 3 saranno presi solo 10, 12, 14.

 

 Il gruppo azioni, viene usato per decidere se le azioni interne da usare per le verifiche automatiche saranno quelle di inviluppo  (usa inviluppo), o quelle di combinazione. Le azioni di inviluppo sono più rapide ma possono dare in generale luogo a progettazioni troppo a favore di sicurezza.

 Il gruppo costruzione è usato per decidere cosa fare se non è trovato alcun prenodo che soddisfi tutte le verifiche. Se la spunta è applicata su Lascia l'ultima costruzione..., allora, anche se l'ultimo nodo costruito non ha passato nemmeno lui tutte le verifiche, esso sarà lasciato costruito per possibili modifiche manuali. Se la spunta non è applicata, il nodo o la connessione sarà lasciato vuoto.

 Il gruppo tipologia del fazzoletto è usato per scegliere che tipologia di fazzoletti generare, ed è usato solo da alcuni prenodi creati tra il gennaio e il luglio 2021, e non ancora disponibili. La forma del fazzoletto (tipicamente per i controventi verticali) può essere estesa, ridotta o UFM, dove UFM sta per  Uniform Force Method.

 

 

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