Fasi del lavoro
Il lavoro in CSE può essere ricondotto a varie fasi, che sono brevemente delineate nelle pagine successive.
Per comprendere CSE è importante capire che il tipico dato di input di CSE non è un singolo nodo, ma una intera struttura della quale si vogliano progettare i nodi.
Quindi, è necessario individuare dove siano i nodi, catalogarli, e costruirli una volta sola se si ripetono identici in più parti della struttura: CSE può svolgere tutti questi compiti. Se si deve definire un unico nodo, servirà una "strutturina di riferimento" che potrà essere facilmente generata entro CSE.
Il calcolo dei collegamenti nelle strutture in acciaio presume che vi sia un modello a travi e bielle (detto BFEM): solo così hanno senso termini come "azione assiale" o "momento flettente". D'altro canto, questo modello a travi e bielle, utile per il calcolo delle sollecitazioni, non è assolutamente adatto al calcolo dei collegamenti, perché i collegamenti uniscono membrature che possono essere composte da molti elementi. Inoltre, per definire i collegamenti serve un ambiente 3D, non basta un ambiente unifilare.
Per tutti questi motivi CSE ha tre viste del modello e non una sola:
1.Una vista FEM in cui si vede il modello a travi e bielle che dà origine al calcolo.
2.Una vista JNODO in cui si vedono le membrature e le loro zone di collegamento in modo unifilare.
3.Una vista Renodo in cui un singolo nodo è descritto in modo pienamente 3D. Si aggiunge poi
4.Una vista 3D complessiva della intera struttura.
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