Cosa si intende per… RIAGGIUSTAGGIO

 

Se un componente viene modificato dopo essere stato messo in posizione e collegato, a causa della modifica delle sue dimensioni esso può perdere le connessioni con i suoi unitori e il contatto con i pezzi adiacenti, oppure, può compenetrarli.

Il problema si pone tipicamente quando viene modificato lo spessore di una piastra, ma in generale può riguardare anche altre dimensioni e altri componenti come squadrette, tronchi di profilato, cunei, ecc.

Se un oggetto è stato modificato (piastre, tronchi di profilato, angolari o piatti composti come cunei o altro), alla uscita del dialogo della sua modifica, se il Riaggiustaggio è attivo,

 

 

il programma può cercare di riaggiustare la scena in modo da ripristinare le connessioni o le tangenze perse, tale operazione è detta "riaggiustaggio". Il riaggiustaggio ha senso solo per i tramite, ovvero, pur riguardando sia i tramite che gli unitori, viene eseguito solo dopo la modifica di un tramite.

L'algoritmo che esegue il riaggiustaggio è molto complesso, e non tutte le situazioni possono essere riparate in modo automatico.

 

Si consideri un componente T (tramite), parte di una o più serie di pezzi uno in contatto con l'altro con facce tangenti. In generale, T si può trovare in queste situazioni:

 

1. M-C-C-T-C-C-C-M:        il pezzo è inserito dentro una fila di componenti che vengono "offesi" dalla sua modifica. Al termine ci sono due membrature.

2. M-C-C--T-C-C:                il pezzo è inserito dentro una fila di componenti che vengono offesi dalla sua modifica. Al termine da una parte c'è una membratura, dall'altra no.

3.C-C-C-C-C-T-C-C:                il pezzo è inserito dentro una fila di componenti che vengono offesi dalla sua modifica. Al termine non ci sono membrature.

 

Valgono le seguenti regole:

 

a)Il pezzo modifica la sua forma. Alcune sue facce, traslando, possono "offendere" altri componenti. Se ciò avviene è necessario un riaggiustaggio.

b)Se il pezzo viene traslato, oltre che modificato, le facce che cambiano posizione possono essere rese diverse, migliorando il problema.

c)I tramite offesi e gli unitori offesi possono essere spostati.

d)Le membrature offese non possono essere spostate e non lo saranno. Se la faccia offesa è terminale, la membratura può essere accorciata o allungata. Se la faccia offesa è il risultato di un precedente taglio, è possibile spostarla assegnando automaticamente una lavorazione "traslazione di faccia" alla (o alle) facce offese.

e)Lo spostamento di un tramite o di un unitore comporta un punteggio basso.

f)La modifica nei termini indicati di una membratura comporta un punteggio medio.

g)Altre modifiche delle membrature (spostamento o applicazione di lavorazioni a facce non lavorate) sono considerate inammissibili e ad esse è associato un punteggio altissimo.

h)Il punteggio finale è la somma dei punteggi degli oggetti offesi.

i)La modifica avrà luogo in modo tale da rendere minimo il "punteggio di offesa".

j)I cordoni di saldatura coinvolti dallo spostamento non vengono anche ridimensionati, ovvero il loro spessore non viene modificato.

 

La maggior parte dei casi tipici sono correttamente gestiti dal riaggiustaggio. Tra questi:

 

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Modifica dello spessore di un piatto saldato a T con cordoni d'angolo a un altro piatto o a una membratura (anche per angoli diversi da 90°).

Modifica dello spessore di piastre di nodi di base o di piastre di testa.

Modifica dello spessore di piatti in bullonature con due o più spessori collegati.

Modifica delle lavorazioni di profili cavi in qui è inserita mediante taglio una piastra saldata.

 

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