VERIFICHE A SCORRIMENTO DI UNIONI AD ATTRITO (BULLONATURE)

 

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 E’ possibile associare ad una bullonatura il tipo “ad attrito” (Come scegliere il tipo di bullonatura). In questo caso le verifiche di resistenza della bullonatura tengono conto solo della trazione – necessariamente presente – e non del taglio. Questo viene invece rapportato ad un valore limite di scorrimento, che dipende dalla trazione effettivamente presente nel bullone, oltre che ovviamente dalla norma attiva e dalle impostazioni date alla bullonatura (si veda il dialogo) opportuno: pretiro, coefficiente di attrito, ecc.).

 Se la giunzione è ad attrito non comporta verifiche di rifollamento.

 La bullonatura dà luogo a due verifiche: la verifica a trazione del gambo e la verifica di scorrimento. Entrambe danno luogo ad un indice di sfruttamento, il maggiore dei due viene generalmente memorizzato come sfruttamento finale del bullone in quella certa combinazione di carico, con l'eccezione delle norme IS e delle BS che usano una formula di interazione. Se non si sono trascurati i momenti parassiti nel gambo allora la tensione ad essi associata viene sommata a quella dovuta alla trazione. Nel dettaglio la componente di sfruttamento legata alla azione assiale ( eN ) è la stessa già descritta nelle verifiche a resistenza dei bulloni.

 Se una bullonatura è solo a taglio e ad attrito, un momento applicato alla bullonatura dà luogo ad azione assiale nei bulloni.

 Nel caso in cui sia stato definito un fattore per l'effetto leva maggiore di 1, le forze di trazione utilizzate per la verifica sono quelle del calcolo amplificate da tale fattore.

 

Le formule di verifica sono le seguenti:

 

CNR 10111 TA

 

 

Fp,C è il pretiro come frazione Kn del carico ultimo del bullone

fu,b è la tensione ultima

Ares è l’area netta della filettatura

V è il taglio massimo di calcolo

μ è il coefficiente di attrito

eV > 1 significa superamento del valore limite, quindi scorrimento.

 

 

CNR10011 SL

 

 

EC3

 

ϕ è il coefficiente di foro

 

AISC ASD

 

 

 

AISC LRFD

 

 

IS800 WS

 

 

 Nelle norme non si sono trovate indicazioni per tenere conto della possibile diminuzione del taglio limite a causa dei carichi applicati.

 

IS800 LS

 

 

 Nelle norme non si sono trovate indicazioni per tenere conto della possibile diminuzione del taglio limite a causa dei carichi applicati.

 

 

BS 5950

 

ϕ è il coefficiente di foro, denominato Ks nella norma.

 

 

SNiP II - 23-81

 

 

Nelle formule precedenti se il momento parassita nei gambi dei bulloni è stato trascurato si ha:

kM=0

altrimenti

kM=1

 

 

 Per EC3 e IS800 il fattore di sicurezza é quindi stabilito dall'utente nelle impostazioni di verifica, mentre per CNR BS e AISC é un valore non modificabile ottenuto tramite una riformulazione delle equazioni previste dalle varie normative.

 

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