Come… usare la automazione
A partire dalla versione 9.70 rilasciata nel Giugno 2020, CSE dispone di un menu con comandi utili per la automazione delle fasi di progetto, verifica e controllo dei renodi.
Il menu Renodo è sostanzialmente dedicato allo studio di un Renodo singolo, il menu Automazione è dedicato a comandi che consentono di trattare più renodi per volta.
Cuore di questo menu è il comando Progetta renodi! che rappresenta un considerevole avanzamento delle funzionalità di CSE e che è al momento del rilascio (Giugno 2020) ancora in fase di sperimentazione. Al momento questo comando, così come tutti i comandi del menu Automazione, è disponibile per le versioni Standard e Full. In seguito, quando il numero dei prenodi di progetto disponibili sarà significativamente maggiore, questi comandi e funzionalità confluiranno nella sola versione Enterprise.
Il menu Automazione ha una serie di comandi che funzionano nella vista jnodo. L'idea di base è che si selezionano o individuano i jnodi dei renodi ai quali siamo interessati.
Per poter operare su molti renodi per volta sono necessari comandi che:
1.Selezionino solo i jnodi i cui renodi sono vuoti (non ancora progettati): comando Seleziona solo i renodi vuoti. In questo modo i jnodi selezionati sono pronti per la assegnazione o il progetto.
2.Assegnino delle keyword ai jnodi in modo da orientare la scelta automatica delle connessioni con le necessità di progetto. Comando: Assegna keyword. Per quanto riguarda l'uso delle keyword, si veda più sotto.
3.Selezionino solo i jnodi che hanno certe keyword. Comando: Seleziona in base a keyword.Solo i jnodi che hanno certe keyword (ad esempio HINGE, FIN) saranno selezionati.
4.Enumerino tutte le keyword applicate ai vari jnodi, uno per uno. Comando: Lista keyword. Si ha una tabella che dà le keyword applicate a ogni jnodo.
5.Assegnino automaticamente un opportuno ed appropriato prenodo a ciscun renodo di jnodo selezionato. Comando: Assegna PRenodi a Renodi. Il prenodo viene assegnato così come è. Non necessariamente le verifiche sono soddisfatte.
6.Determinino quali siano i prezzi unitari delle varie parti e lavorazioni, in modo da poter calcolare il costo di un renodo finito. Comando Imposta costi. I costi sono importanti per trovare la soluzione ottima che per definizione è quella che passa le verifiche e che ha costo minimo.
7.Salvino e richiamino una certa scelta di costi unitari, adatta a un certo progetto o a certi renodi. Comandi Salva Costi e Carica Costi. Diverse configurazioni di costo possono essere molto utili.
8.Dicano qual è il costo totale dei renodi dei jnodi selezionati. Comando: Costo Totale. Ciò può essere molto utile per informare il progettista o il fabbricatore.
9.Consentano di impostare le azioni di calcolo da usare per molti renodi. Comando Imposta azioni di calcolo.
10.Consentano di guidare il progetto automatico, consentendo l'utilizzo solo di certi spessori, diametri e dimensioni, e non altre. Comando Imposta Progetto. In questo modo il progetto automatico dovrà soddisfare certi "paletti" imposti dall'utente.
11.Consentano di progettare automaticamente i renodi dei jnodi selezionati, aggiungendo automaticamente piatti, saldature e bullonature ed in generale ogni componente necessario, e facendo ciò in modo che le verifiche siano soddisfatte e, volendo, che il costo sia minimo. Comando: Progetta Renodi!. In pratica si lascia che sia il programma a trovare il progetto migliore. Si tratta di una innovazione molto notevole.
12.Consentano di individuare i jnodi i cui renodi hanno problemi e non possono essere correttamente calcolati. Comando Seleziona Jnodi con Problemi. I renodi con problemi hanno compenetrazioni, connettori mal messi o pezzi non connessi.
13.Azzerino i renodi dei jnodi selezionati, riportandoli alla situazione iniziale. Comando Azzera Renodi Selezionati. Serve a rifare un progetto con scelte diverse, per esempio.
14.Consentano di impostare le verifiche per tutti i renodi dei jnodi selezionati. Conando: Imposta verifiche renodi.La scelta di quale verifiche fare può essere dirimente. Per il progetto automatico le verifiche più importante sono quelle immesse nel prenodo come verifiche utente.
15.Verifichino automaticamente molti renodi per volta, tutti quelli dei jnodi selezionati. Comando: Verifica renodi selezionati.
16.Consentano a colpo d'occhio di vedere i risultati delle verifiche sui renodi. Comando: Mostra Inviluppo risultati. In questo modo si vedono subito i renodi che non hanno passato le verifiche.
La automazione si basa sul principio di applicare automaticamente un prenodo a un renodo, senza interruzioni o richieste di azione da parte dell'utente. Dato che in generale più di un prenodo sarà adattabile al renodo in questione, si deve poter automatizzare la assegnazione. Come si può scegliere tra n prenodi disponibili e adatti al renodo vuoto allo studio, quello giusto? Si può fare mediante le keyword.
Sia i jnodi che i prenodi possono avere delle keyword, fino al massimo di 7. In generale vale la regola che se più di un prenodo è applicabile a un renodo, quando il prenodo è assegnato automaticamente al renodo questo viene scelto tra i prenodi possibili in modo che il numero di match tra le keyword del jnodo del renodo e le keyword del prenodo sia il più alto possibile.
Se più prenodi hanno lo stesso numero di match, la azione compiuta dal programma cambia a seconda del comando.
Se il comando è Assegna PRenodi a Renodi, verrà scelto il primo prenodo trovato tra quelli con numero di match massimo.
Se il comando è Progetta renodi!, tutti i prenodi con identico (e massimo) numero di match saranno provati, ed alla fine sarà il progetto di costo minimo a prevalere, o se si è scelto diversamente, il primo progetto che passa tutte le verifiche.
In assenza di keyword impostate per il jnodo, tutti i prenodi applicabili al renodo saranno presi in consideraizone come aventi massimo numero di match (numero di match eguale a 0). Se nessun prenodo applicabile ha almeno una keyword in comune con il jnodo del renodo, il massimo numero di match è comunque 0, e tutti i prenodi saranno presi in considerazione.
La scelta automatica del prenodo è sufficiente al funzionamento del comando Assegna PRenodi a Renodi, ma non è sufficiente a comprendere come funzioni il progetto automatico.
Anche il progetto automatico funziona sostanzialmente grazie alla assegnazione di un prenodo, ma si tratta di un prenodo particolare, detto dprenodo. Un dprenodo è un prenodo nel quale siano state utilizzate delle funzioni di progetto. Le funzioni di progetto sono tipicamente usate per definire le dimensioni dei pezzi (ed in particolare lo spessore), il numero di righe o colonne delle bullonature, la distanza tra righe e colonne, il diametro dei bulloni, lo spessore delle saldature. Le funzioni di progetto possono essere usate per definire qualsiasi variabile in un prenodo. Una funzione di progetto non definisce un valore, ma una famiglia di possibili valori che dovranno tutti essere provati.
Quando viene eseguito il comando Progetta Renodi! per ogni renodo vengono cercati i prenodi applicabili che siano anche dprenodi. Saranno presi in considerazione solo i dprenodi, non i prenodi semplici. Trovati in generale vari dprenodi, il programma sceglie quelli aventi numero di match più alto con il jnodo del renodo da progettare. Per ogni dprenodo prescelto, succede quanto segue.
A causa della presenza di un certo numero di funzioni di progetto nel dprenodo, sono possibili N configurazioni per il renodo definito dal prenodo. Ovvero, il dprenodo potrebbe generare N progetti diversi. Se il primo parametro ha 5 valori possibili, il secondo 3 ed il terzo 6, e ci sono solo tre parametri di progetto gestiti da funzioni di progetto, si avrebbero 5x3x6=90 progetti possibili.
In generale nel dprenodo non sono solo descritti i pezzi ed il loro posizionamento, ma sono anche descritte le verifiche. Dato che le verifiche cambiano da normativa a normativa, tra le keyword di un dprenodo c'è sempre una keyword che dice quale norma è usata (ad esempio NORM-EC3, NORM-AISC). Quando il programma considera un dprenodo, esso genera tutti i progetti possibili dati i parametri gestiti dalle funzioni di progetto. Per ogni progetto valuta il costo associato, considerando la configurazione dei prezzi attiva al momento della esecuzione del progetto automatico (comando Imposta Costi). A questo punto, i progetti possibili (90 nell'esempio indicato) vengono ordinati per costo crescente e vengono poi ordinatamente eseguite le verifiche. Il primo progetto che passa tutte le verifiche definite nel dprenodo è il progetto finale di quel dprenodo. Dato che in un dprenodo possono esserci svariate membrature e dato che le connessioni di ognuna possono essere gestite con svariati parametri di progetto, è facile che un dprenodo possa avere migliaia di progetti possibili. Il programma è in grado di provarli con un tempo brevissimo, nell'ordine di pochi centesimi di secondo. Dato che i progetti vengono tutti generati, è necessaria una certa RAM. I tempi di attesa per la progettazione automatica di un renodo possono variare da qualche decina di secondi a due o tre minuti.
Dopo aver esaminato tutti i dprenodi applicabili al renodo da progettare, solo il progetto di minimo costo sarà quello effettivamente applicato. Se ad esempio un dprenodo con keyword FIN costa meno di un dprenodo con keyword DAC (double angle connection) sarà scelto il FIN, posto che passi tutte le verifiche.
Un dprenodo può dare luogo a progetti che sono tutti scartati perché nessuno passa le verifiche.
All'interno di un dprenodo è possibile usare varie strategie per le verifiche. Si possono usare solo i valori massimi delle azioni interne delle membrature (ad esempio m2.M2max) oppure i valori delle azioni interne caso per caso (m2.M2).
La preparazione dei dprenodi è un argomento altamente specialistico e al momento la guida non include informazioni su questa parte, dato che i dprenodi sono preparati da Castalia srl.
Una volta generato automaticamente un progetto con un dprenodo, è sempre possibile trattare il renodo risultante come un qualsiasi renodo completato, ed in particolare sottoporlo alle verifiche automatiche o a certe verifiche e certe altre no. Dato che il renodo costruito automaticamente con un dprenodo ha già passato tutte le verifiche impostate nel dprenodo, normalmente questo sarà finito, tuttavia è possibile che altre verifiche, impostate differentemente rispetto a quelle previste nel drprenodo, diano luogo a sfruttamenti migliori o peggiori. E' dunque sempre buona norma, dopo aver generato il progetto automatico, sottoporre il renodo risultante a nuove verifiche impostate dall'utente (comandi Imposta Verifiche e Verifica Renodi).
Nel dprenodo, le verifiche eseguite sono sempre verifiche utente, cioè corrispondono a verifiche gestite per mezzo di formule esplicite. Ad esempio in un dprenodo si possono trovare istruzioni come questa:
ADDCHECK ; addition of a check
m1 ; component name to which is applied (if is a CHECK)
Check for supporting member web plasticization ; description
m2.Nabs < 8. * dm2.MplRdu * (dm2.Eta1 + 1.5 * sqrt(1-dm2.Beta1)) / (1. - dm2.Beta1) ; the condition
Applied axial force ; explanation left side
Limit axial force ; explanation right side
che imposta la verifica dell'anima di una trave master, rispetto all'azione assiale proveniente dallo slave.
Il progetto automatico richiede molta memoria, quindi è fortemente raccomandato di usare la versione a 64 bit del programma. La richiesta di memoria può essere ridotta riducendo il numero di progetti che il programma deve esaminare e che sono generati combinando ogni parametro di progetto con tutti gli altri.
E' disponibile un filmato introduttivo che mostra la progettazione automatica in funzione: cliccare qui
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