Fasi del lavoro, fase 2: ottenere i JNodi
Dopo aver ottenuto il modello BFEM occorre:
1.Trovare le membrature partendo dagli elementi finiti.
Un modello a travi e bielle (BFEM) non descrive le membrature. Può accadere che una membratura sia suddivisa in vari elementi finiti trave e dunque non è vero che gli elementi finiti trave (beam) sono anche membrature. Il programma deve trovare le membrature a partire dagli elementi finiti e fa questo con il comando Fem-Cerca Membrature. In alcune fasi del lavoro può accadere che la ricerca delle membrature sia fatta automaticamente saltando apparentemente il passaggio, ma il passaggio c'è sempre. I collegamenti uniscono membrature, non elementi finiti. La ricerca delle membrature è sensibile a vari fattori come:
•l'allineamento degli elementi;
•il cambio di forma sezionale, orientazione o materiale;
•la presenza di svincoli;
•la presenza di segni di connessione, che sono dei codici particolari opzionalmente applicati agli elementi finiti per delimitare la fine di membrature che altrimenti proseguirebbero.
2.Cercare i JNodi.
In CSE utilizziamo il termine "jnodo" per distinguerlo da "nodo" onde evitare il grave rischio di confusione. "Nodo" per noi è il "nodo" dei modelli agli elementi finiti. Ma non tutti i "nodi" di un modello agli elementi finiti BFEM sono zone di connessione tra membrature. I punti ideali in cui si uniscono più membrature, o in cui una o più membrature si collegano al suolo o a un ritegno, sono per noi "jnodi". I jnodi però non sono solo un punto teorico nello spazio. Fanno parte della descrizione di un jnodo informazioni come:
•Il numero di membrature collegate e le loro mutue giaciture ovvero gli angoli formati dalle linee d'asse;
•Le forme sezionali ed i materiali delle membrature collegate e le loro ortientazioni mutue, ad esempio se un collegamento è d'ala o d'anima;
•Il fatto che le membrature collegate presentino svincoli o si colleghino al suolo o ad altro ritegno;
•Ecc.
CSE trova da solo i jnodi dopo aver individuato le membrature, il comando va dato talvolta esplicitamente ed è Jnodi-Cerca (in certi casi il comando non è necessario perché il programma fa da solo, ma da un punto di vista logico questo passaggio, la ricerca dei jnodi, è indispensabile). CSE trova tutti i jnodi eguali e li considera una volta sola. Se un certo tipo di collegamento tra aste identiche si presenta in più parti della struttura, CSE trova tutte le parti in cui si presenta e associa a un unico jnodo diverse "istanze". In questo modo sarà possibile costruire il collegamento una volta sola ed esso sarà applicato a tutte le istanze del jnodo.
I JNodi saranno poi trasformati in nodi reali, o Renodi, in un ambiente di lavoro non più "wireframe" perfettamente tridimensionale. Un JNodo può essere trasformato in Renodo in mille modi diversi: usando saldature, bullonature, piatti o squadrette, ovvero realizzando fisicamente il collegamento mediante infinite possibili modalità costruttive. Queste informazioni di dettaglio sono definite nella fase successiva.
Sebbene questi due passaggi possano sembrare strani o inutili, soprattutto se si deve verificare un semplice nodo, essi sono fondamentali se si riflette sul fatto che per CSE l'obiettivo tipico è una intera struttura. Il calcolo di un nodo semplice è un caso particolare. Normalmente l'utente di CSE ha a che fare con strutture aventi da decine a centinaia o migliaia di aste, e queste capacità sono preziose. Nel caso di jnodi tipici e semplici, il programma costruisce il modello BFEM, genera le membrature e trova i jnodi tutto da solo in un unico passo....
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