Cosa si intende per… POLIGONALE DI CONTRASTO
Nelle bullonature con contrasto la poligonale di contrasto racchiude la zona di contatto tra due oggetti che può reagire a compressione, in base alla diffusione degli sforzi nei componenti in gioco.
Se abbiamo ad esempio una colonna con profilo ad H, saldata a una piastra di base, a sua volta ancorata a un blocco in calcestruzzo, a causa della flessibilità della piastra si avrà nella stessa una diffusione degli sforzi solo in una porzione limitata in corrispondenza dell’impronta dell’anima e delle ali della colonna, e delle eventuali costole di irrigidimento.
Nel collegamento mostrato nell’immagine seguente la regione soggetta a compressione è la porzione di superficie della piastra evidenziata in rosso.
Nell’immagine successiva, presa dal dialogo di CSE relativo alla definizione della poligonale di contrasto (vista piana normale alla bullonatura), l’area di contrasto (in grigio) è la riunione delle superfici di contrasto dell’anima, delle ali e delle costole di irrigidimento. Tale regione deve essere completamente contenuta all’interno della superficie della piastra.
Prendiamo ora in considerazione il giunto flangiato mostrato nell’immagine sottostante.
La poligonale di contrasto che utilizzeremo é la seguente, con un impronta che coincide con la sezione della membratura saldata, opportunamente orlata in base al materiale e allo spessore delle due piastre a contatto.
Vediamo come si presentano i risultati calcolati da CSE: una parte dell’area racchiusa dalla poligonale risulta compressa; risultano invece in trazione tutti i bulloni che in questo caso si trovano tutti al di là dell’asse neutro.
La poligonale può anche essere la riunione di più impronte, ad esempio nel caso di una piastra di testa con costole di irrigidimento, può avere dei fori all’interno, e si possono avere più poligonali distinte.
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