Come... comprendere le variabili predefinite

 

 In CSE é possibile definire condizioni di verifica aggiuntive (le verifiche utente); queste possono essere descritte come oppurtune funzioni di variabili predefinite associate ai vari componenti, già presenti in CSE, e di ulteriori variabili aggiuntive, che possono a loro volta dipendere dalle variabili predefinite.

 

 Le variabili predefinite si dividono in variabili globali e variabili associate a dei componenti. Esse sono disponibili nel pannello renodo. Il nome della variabile é preceduto da gl' se é globale, altrimenti dal nome del componente a cui si riferisce: ad sesempio, m2.h é l'altezza della membratura m2. Più avanti vedremo una lista più esauriente delle variabili disponibili.

 

 Tra le variabili associate alle membrature e alle bullonature, molto importanti sono quelle riguardano le azioni interne nei componenti citati: esse assumono runtime i valori calcolati durante le verifiche nelle varie combinazioni e istanze. Tali variabili sono molto importanti in quanto consentono di definire condizioni di verifica per determinati componenti in funzione delle azioni nello stesso componente o in altri componenti, in tutte le combinazioni di verifica e in tutte le istanze.

 

Per le membrature si hanno le 6 azioni interne. Ad esempio, per la membratura m3:

 

m3.N                        azione assiale nella combinazione e nell'istanza correnti

m3.T2, m3.T3                tagli

m3. M1                momento torcente

m3. M2, m3. M3        momenti flettenti

 

 

 Per le bullonature si hanno delle variabili  (calcolate run time) che danno le azioni interne in bulloni singoli o l'inviluppo al variare dei bulloni. Le azioni applicate ai singoli bulloni sono calcolate prendendo il massimo al variare delle sezioni di verifica. Esse sono:

 

B1.NB1                azione assiale con modulo massimo nel bullone 1

B1.NB2                azione assiale con modulo massimo nel bullone 2

...

B1.NBn                azione assiale con modulo massimo nel bullone 1n

 

 

B1.VB1                taglio massimo nel bullone 1 (componendo le due componenti Vu e Vv)

B1.VB2                taglio massimo nel bullone 2 (componendo le due componenti Vu e Vv)

...                        

B1.VBn                taglio massimo nel bullone n (componendo le due componenti Vu e Vv)

 

 Vi sono poi delle azioni interne massime al variare dei bulloni (inviluppo sui bulloni che compongono la bullonatura):

 

B1.maxNB                azione assiale con modulo massimo al variare dei bulloni, nella combinazione e nell'istanza correnti

B1.maxVB                taglio massimo al variare dei bulloni, nella combinazione e nell'istanza correnti

 

L'azione assiale nei bulloni può essere usata, ad esempio, in una condizione di verifica per valutare la flessione in una piastra.

 

 

Vediamo ora una lista di tutte le variabili.

 

Globali

 

gl.pi                pi greco

gl.L                lunghezza dei monconi delle membrature

gl.gm0                valore del coefficiente di sicurezza γM0

gl.gm1                valore del coefficiente di sicurezza γM1

gl.gm2                valore del coefficiente di sicurezza γM2

gl.gm3                valore del coefficiente di sicurezza γM3

gl.gm4                valore del coefficiente di sicurezza γM4

gl.gm5                valore del coefficiente di sicurezza γM5

gl.E                modulo di Young dell'acciaio (EC3)

gl.nu                coefficiente di Poisson dell'acciaio (EC3)

gl.G                modulo di elasticità tangenziale dell'acciao (EC3)

gl.P                coordinate del nodo teorico

gl.am1.mn        angolo tra m1 e la membratura n (in radianti)

gl.adm1.mn        angolo tra m1 e la membratura n (in gradi)

 

 

Membrature (esempio: m3)

 

m3.dir                        direzione della membratura

m3.e                        eccentricità della membratura all'estremo del renodo corrente

m3.l                        lunghezza originale del troncone

m3.el1                        accorciamento/allungamento al primo estremo

m3.el2                        accorciamento/allungamento al secondo estremo

m3.fy, m3.ft                tensione di snervamento e tensione di rottura

m3.fd1, m3.fd2                tensioni di progetto

m3.A                        area lorda

m3.J2, m3.J3                momenti d'inerzia

m3.W2, m3.W3        moduli elastici di resistenza

m3.Wpl2, m3.Wpl3        moduli plastici di resistenza

m3.Ny ... m3.Vpl3        azioni limite elastiche e plastiche

m3.h, m3.b, m3.h1        quote della sezione (dipendono dal tipo di profilo, in questo caso ad H laminato)

m3.r, m3.tw, m3.tf        altre quote in funzione del tipo di profilo

m3.Af, m3.Aw                area delle flange e dell'anima

oltre alle già citate azioni interne.

 

Nota: nel caso di sezioni composte, le quote sono divise per sottocomponenti; ad esempio, m1.c1.h è l'altezza totale del sottocomponente 1 della membratura 1.

 

 

Tramite

 

Si tratta di un sottogruppo delle variabili predefinite delle membrature: tensione di snervamento, tensione di rottura, dimensioni dell'oggetto.

La variabile P sostituisce la variabile e delle membrature, e si riferisce alle coordinate del punto di origine del sistema locale del tramite.

A partire dalla versione 8.0 le variabili relative al blocco vincolo sono del tipo "CBLK.  "

 

 

Saldature (esempio: W2)

 

W2.P                        coordinate del punto di origine del sistema locale

W2.G                        coordinate del baricentro del layout

W2.A                        area totale del layout

W2.Au, W2.Av        aree resistenti al taglio nelle direzioni u e v

W2.Jt                        momento torcente d'inerzia del layout

W2.Ju, W2.Jv                momenti flettenti d'inerzia del layout

 

Nota: se si tratta di cordoni d'angolo, l'area totale é quella proiettata (dipendente quindi dalla sezione di gola) e i successivi dati sono riferiti a essa; se si tratta di cordoni a completa penetrazione, l'area e gli altri dati sono calcolati in funzione dello spessore nominale dei cordoni.

 

 

Bullonature (esempio: B1)

 

B1.P                        coordinate del punto di origine del sistema locale

B1.G                        coordinate del baricentro del layout

B1.n                        numero dei bulloni del layout

B1.nr, B1.nc                numero di righe, numero di colonne (dipende dal tipo di disposizione)

B1.d, B1.dh                diametro del bullone, diametro del foro

B1.Ares, B1.A                area resistente e area totale del singolo bullone

B1.AresT, B1AreaT        area resistente e area totale dell'intero layout

B1.Jp, B1.Jx, B1.Jy        momenti d'inerzia del layout, adimensionalizzati rispetto all'area di un bullone

B1.Vmax, B1.Nmax        massima azione assiale centrata e massimo taglio centrato sopportabili dal layout

B1.MtMaxE, B1.MtMaxP        massimi momenti torcenti elastico e plastico sopportabili dal layout

B1.fyb, B1.fub                tensione di snervamento e tensione di rottura

oltre alle già citate azioni nei bulloni.

 

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