IMPOSTAZIONI (DIALOGO)
Per la modalità renodo é possibile:
•indicare il "nome utente" che verrà stampato nel report
•determinare la lunghezza dei tronchi di membratura (prima della ricerca dei jnodi)
•richiedere o no l'aiuto del wizard (versioni LIGHT)
•attivare o disattivare i suoni (spunta)
•definire con quali unità di misura saranno aperti i modelli nuovi.
•definire i criteri di bullonabilità delle facce a quattro lati: una faccia non è bullonabile se ha almeno due lati minori del valore impostato (nelle unità di misura correnti). Se il limite è troppo alto potrebbe risultare impossibile applicare una bullonatura su una certa faccia (con lati piccoli).
•definire la massima lunghezza delle catene, ovvero il massimo numero dei componenti superato il quale una catena viene scartata. Se il limite è troppo basso gli oggetti possono apparire non connessi e il nodo mal posto.
•determinare l'ammontare dell'allungamento o accorciamento di uno scatto, o della traslazione di uno scatto.
•determinare la distanza al di sotto della quale due jnodi verranno considerati vicini e si potranno fondere.
•determinare un angolo di tolleranza per il riconoscimento degli angoli, nella ricerca dei jnodi
•determinare il massimo spessore dello strato di aria tra uno spessore ed il limitrofo, nella applicazione di bullonature.
•scegliere la lingua dell’interfaccia di CSE; per rendere attiva la scelta occorre salvare la configurazione, quindi chiudere e riaprire il programma. Si può anche decidere se il programma, all'avvio, chiede quale lingua usare per l'interfaccia. Tale eventuale scelta bypassa quella memorizzata nel file di configurazione.
•specificare nella casella “exe” il percorso e il nome del programma agli elementi finiti che si vuole utilizzare per la creazione e l’analisi automatica dei modelli fem dei componenti, qualora si voglia utilizzare un programma diverso da Clever (allegato a CSE) o da Sap2000; si dovrà digitare, ad esempio, C:\PROGRAMMI\CARTELLA_DEL_PROGAMMA\nomeprogramma.exe; il programma indicato deve supportare il formato .sr3
E’ da notare che l’attivazione dei suoni presenta vantaggi e svantaggi, dato che i suoni danno un immediato riscontro sul fatto che una certa operazione abbia o non abbia prodotto delle compenetrazioni. Un suono metallico come di urto segue ad una operazione che comporti una qualche compenetrazione, mentre un suono metallico a scatto segue ad una operazione che non abbia comportato compenetrazioni di oggetti. Per emettere il suono, ovviamente, il programma deve eseguire un controllo di compenetrazione immediatamente dopo l’operazione, e questo porta via un po’ di tempo. Pertanto i pro sono:
•immediato riscontro sul fatto che una operazione abbia portato o meno a compenetrazioni;
•miglior colloquialità del programma.
Mentre i contro sono:
•maggior lentezza nella esecuzione delle operazioni;
•disturbo nel caso di suoni metallici di urto eccessivamente ripetuti se a volume troppo alto.
Dalla versione 8.20 è possibile fissare e memorizzare i dati di accesso al server FTP del Service. Ciò è utile e necessario solo per le versioni CSE MASTER e CSE READER.
Dalla versione 10.8 il comando viene utilizzato per scegliere tra la interfaccia Toolbar e quella Ribbon. Usciti dal comando occorre salvare le proprie scelte.
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