Fasi del lavoro, fase 3.2: non riesco!
Se il Renodo è coerente ma non si riesce a verificarlo in modo soddisfacente, ciò può essere dovuto a vari fattori (si veda anche qui).
1.Le verifiche non possono essere eseguite perché il Renodo non è coerente (non vengono trovate le catene) o perché ci sono delle sovrapposizioni tra componenti. Ciò contraddice l'ipotesi di partenza, che in realtà non era stata verificata.
2.Le verifiche vengono eseguite ma danno risultati ben più cattivi di quelli attesi. Ciò può dipendere da varie ragioni:
a.Il programma usa tutte le componenti di sollecitazione richieste e queste danno luogo a stati di sforzo generalmente molto più complessi di quelli attesi con calcoli semplificati o convenzionali. Se si vuole si possono usare solo alcune componenti di sollecitazione per semplificare il calcolo. Ridefinire le azioni di calcolo.
b.Il programma fa delle verifiche "troppo cattive". Ciò potrebbe succedere in certi casi, ad esempio:
i.Nella verifica delle sezioni nette vengono trovate in automatico sezioni nette non realmente significative. Ma le sezioni nette possono essere definite dall'utente, o in alternativa si può decidere di non eseguire, per un certo componente, le verifiche di sezione netta (dato che magari per quel componente quel tipo di verifica è inadatta).
ii.Nella verifica SCOFEM di un componente, il picco di tensione di Von Mises supera di molto la tensione di progetto. Ma un picco locale può essere facilmente riassorbito ed è solo un competente giudizio ingegneristico a poter dire se una mappa di Von Mises è eccessiva o no. Il programma, per ragioni di sicurezza indica uno sfruttamento basato sul picco.
iii.Nelle verifiche di block tear vengono individuati percorsi di rottura che non tengono conto della presenza di piatti ortogonali di rinforzo. Se le verifiche sono troppo severe, possono essere non richieste.
iv.Nella verifica di bullonature con contrasto si è ipotizzata una superficie di contrasto irrealisticamente ampia, o con legge costitutiva troppo rigida o troppo cedevole.
v.Il momento parassita nei gambi dei bulloni porta a sforzi aggiuntivi non trascurabili.
vi.I coefficienti di sicurezza sono errati o i dati dei materiali sono errati.
3.Certi componenti restano "bianchi" ed apparentemente non vengono soggetti ad alcuna verifica, per esempio:
a.Componenti che non abbiano riduzione di sezione per fori intagli o bulloni, e che non siano soggetti a verifiche FEM, o a verifiche utente. Essi non sono soggetti ad alcuna verifica.
b.Irrigidimenti interni ad altri componenti, che non siano soggetti a verifiche FEM come parte degli oggetti che irrigidiscono, o a verifiche utente.
4.Non si riesce a far convergere una analisi non lineare. Spesso ciò implica il fatto che il pezzo o i pezzi non sono verificati perché soggetti a carichi maggiori di quelli limite. Ci sono eccezioni:
a.L'analisi a instabilità di membrature non adeguatamente stabilizzate, che vengono calcolate come mensole meno che incastrate.
b.E' stato flaggato per errore un materiale come no-tension o no-compression
c.La legge costitutiva del materiale è stata specificata scorrettamente
d.Una analisi con non linearità di contatto non riesce a trovare la convergenza. Ciò può dipendere dalla costante di penalty, troppo grande.
5.Si sono dati a dei componenti dei compiti che non possono assolvere, ad esempio:
a.Bullonature "solo a taglio" caricate da ingenti azioni assiali o momenti flettenti.
b.Bullonature "resistenti ad attrito" con trazioni applicate tali da superare il pretiro dei bulloni
c.Bullonature con bulloni singoli soggette a momenti torcenti
d.Saldature a cordone singolo soggette a flessione sull'asse debole del cordone.
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