Sargon è dotato di sei moduli di verifica: secondo le norme CNR10011 alle tensioni ammissibili o agli stati limite; secondo le norme AISC-ASD (allowable stress design); secondo le norme AISC-LRFD (load and resistance factor design); secondo le norme EC3 (eurocodice 3, stati limite EN1993-1-1 e quindi NTC2018); secondo le norme BS-5950 (British Standard, stati limite); secondo le norme CNR10022 (profili formati a freddo: questo verificatore è semiautomatico). Secondo l'Eurocodice 5 (EN 1995, e quindi NTC2018).

Per valutare se una struttura sia o meno a nodi fissi, e per fare le verifiche SLE e SLD, Sargon consente il calcolo dell'interstorey drift, ovvero la valutazione dello spostamento relativo di interpiano, unica affidabile misura dell'efficienza dei dispositivi di controvento e della rilevanza delle azioni applicate. Inoltre è possibile calcolare i moltiplicatori critici per ogni combinazione ed applicare il cosiddetto metodo generale.

La verifica di file di elementi finiti allineati, costituenti un'unica membratura viene fatta per mezzo dei superelementi. Questa base dati viene definita in modo flessibile sulla base delle esigenze di verifica della singola struttura, e consente di tenere in conto situazioni miste, nelle quali gli elementi sbandano come tutt'uno in un piano, singolarmente in un altro piano.

Oltre che sui tabulati i risultati delle verifiche vengono forniti anche per mezzo di chiare mappe a colori con i valori dei coefficienti di sfruttamento. Sono disponibili le seguenti normative: CNR TA o SL, AISC-ASD, AISC-LRFD, EC3 (NTC 2018), BS-5950, EC5 (NTC2018)

Sargon ha inoltre specifici comandi per la verifica della gerarchia delle resistenze, per sistemi MRF (moment resisting frames), EBF (eccentric bracing frames) e CBF (concentric bracing frames). Vengono verificati gli elementi dissipativi e non dissipativi e vengono calcolati sia i coefficienti di sovraresistenza Omega, per ogni combinazione, che il rispetto della gerarchia delle resistenze ai nodi.