Segnalo la discussione in merito al coefficiente di sicurezza associato alle NTC nei riguardi delle verifiche sismiche, avvenuta presso il sito del giornalista del Corriere della Sera Dott. Mario Sensini: Sibilla On Line.
La discussione è partita sul merito delle mappe sismiche di normativa, e poi ha anche riguardato i coefficienti di sicurezza delle NTC in merito alle azioni sismiche. Ne è nato uno scambio che ha visto a confronto opinioni assai diverse.
Secondo Massimiliano Stucchi, che cita fonti terze, e Rui Pinho, le NTC garantirebbero elevati margini di sicurezza nei riguardi della azione sismica (300% secondo le fonti di Stucchi), e nel caso di crollo di un edificio non si potrebbe pensare che questo sia causato da forti discrepanze tra la PGA di progetto e quella misurata in sito.
In altre parole, secondo il prof. Pinho, che citiamo qui testualmente "Una struttura progettata/adeguata in accordo con le NTC non dovrà crollare e mettere a rischio la vita dei suoi occupanti anche qualora dovesse essere soggetta a delle azioni sismiche più elevate di quelle di progetto. Si potrà danneggiare di più, ma non crollerà, visto che tal danno si dovrà concentrare su elementi non critici per la stabilità strutturale (ad es. le travi in un edifico intelaiato).Se un tal edificio dovesse crollare, allora è stato sbagliato il progetto, oppure la costruzione dell’edificio, oppure ancora la manutenzione del manufatto. Ripeto, un progettista/costruttore/gestore di un edificio progettato/adeguato in accordo con le moderne norme di progettazione sismica non si può tirare indietro in caso di crollo e dire che la colpa è di un’azione sismica più elevata rispetto a quella di progetto. No no, l’applicazione corrette delle norme preclude un scenario di tal tipo, quindi se un edificio nuovo/adeguato crolla, allora qualcuno ha sbagliato la progettazione/costruzione/manutenzione di esso."
Tali affermazioni sono apparse molto gravi e si è chiesta una rettifica che non è arrivata. Secondo l'ing. Rugarli, invece, una forte variazione della PGA rispetto a quella di progetto può causare il crollo anche se la struttura rispetta le NTC.
Sono dunque stati posti, da parte dell'ing. Rugarli, due quesiti all'Ordine degli Ingegneri di Milano, che ha risposto ad entrambi in questo importante documento.
Nel ringraziare i colleghi, Rugarli ha poi risposto in questo modo:
Gentili Colleghi,
Vi ringrazio molto della risposta ai miei quesiti e della rapidità.
I quesiti erano sorti perché era stato autorevolmente affermato che il rispetto delle NTC, inclusi i livelli di scuotimento ivi previsti, potesse essere di per sé una garanzia assoluta di sicurezza per gli occupanti in caso di terremoto, e, di più, che in caso di crollo, anche in presenza di azioni sensibilmente superiori a quelle di progetto, il progettista ed il costruttore non si sarebbero potuti “tirare indietro” di fronte alle proprie responsabilità. Affermazioni piuttosto gravi, dalle ricadute veramente rilevanti, e che tendevano a far apparire le cose in modo ben diverso da come sono.
La reale resistenza di una costruzione ad un terremoto dipende anche da fattori che non vengono minimamente tenuti in conto dalle normative e che sono di assai ardua quantificazione. Ad esempio, il numero di cicli, la durata dello scuotimento, l’eventuale esistenza di danni preesistenti ed accumulati, la presenza di meccanismi resistenti non quantificabili, e così via. Sostenere quindi che il fattore di sicurezza è x, è pertanto ingannevole (e men che meno del 300% come ha affermato qualcuno).
Quindi, circa la quantificazione dei fattori di sicurezza, e la relativa apparente loro larghezza nella fonte da voi citata (ed a me ben nota, essendo stato il curatore di quella pubblicazione in italiano ed il traduttore del capitolo citato), non posso che concordare con quanto da Voi sostenuto, e cioè che in linea con la natura aleatoria della azione, e con i fattori sopra ricordati, i margini di sicurezza sono “del tutto incerti, non dimostrabili, e comunque limitati ”.
Vi ringrazio molto, a presto
Paolo Rugarli
La questione è qui riportata senza ulteriori commenti, che saranno eventualmente posti nel blog dell'ing. Rugarli.
a cura e responsabilità di
Ing. Paolo Rugarli
Castalia srl