PREMESSA
Purtroppo a distanza di anni i problemi si ripetono, e così dobbiamo riaprire un
nuovo luogo ove far confluire le necessarie critiche a disposizioni di legge non
sufficientemente meditate.
L'articolo
Zone Griglie o... Stanze? scaricabile dagli allegati è il frutto
di un intenso e serio lavoro protrattosi per circa un mese a partire dal 10 febbraio
2008. L'editore di Castalia srl, EPC LIBRI, aveva chiesto di curare un volume con
il testo delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (
Norme
Tecniche per le Costruzioni, a cura di P. Rugarli - EPC LIBRI, ROMA 2008),
e così, nel corso del lavoro si è ritenuto utile mettere a punto un programma da
allegare al volume.
PICCOLA STORIA
Questo programma, denominato NTCSISMA, aveva originariamente un intento molto semplice
e limitato: consentire di calcolare i parametri sismici in accordo alle disposizioni
di legge eseguendo tutti i calcoli necessari. Di fatto esso è poi diventato lo strumento
con il quale si è compreso che le disposizioni di legge presentavano rilevanti problemi
di applicazione e presentevano risultati assai poco credibili.
Chi scrive, come anche numerosi altri, aveva già da almeno un anno sollevato perplessità
circa la complessità inutile delle regole per calcolare le ordinate dello spettro
di risposta, e lo aveva fatto presente in modo trasparente. Pur partendo da un certo
scetticismo circa le modalità così farraginose per il "calcolo" dei parametri sismici,
non ci si immaginava di trovare quello che poi, lavorando sui dati per mezzo del
nuovo programma messo a punto per il libro, effettivamente si è trovato. Dallo stupore
allo sconcerto, dallo sconcerto ad un articolo inviato per diretttissima al
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici da
un lato ed alla rivista
Ingegneria Sismica dall'altro: questi sono stati i passaggi intermedi.
Inviato al
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per dovere istituzionale:
per quanto tutto quanto è avvenuto sia discutibile questo è pur sempre il nostro
Paese, e quindi è sembrato doveroso informare
in primis le strutture del
Ministero affinchè prendessero al più presto i provvedimenti del caso (c'è qualcuno
al Ministero che si preoccupi di verificare quanto gli Esperti propongono? A quanto
pare ce n'è bisogno).
Inviato alla rivista
Ingegneria Sismica per sollecitare un'ampia discussione
tesa a ripensare su quanto messo, a parere di chi scrive inopinatamente, in
Gazzetta
Ufficiale.
In pratica è stato messo a punto un gigantesco "mostro" calcolatorio totalmente
inutile, illusoriamente preciso, e per di più privo dei più elementari requisiti
che qualunque criterio sismico ingegneristico dovrebbe avere, vale a dire la continuità.
Il
room effect rimarrà scritto a lettere d'oro nella storia della Scienza
delle Costruzioni del nostro Paese: una discontinuità di prima specie nella determinazione
dei parametri sismici è una cosa semplicemente inaccettabile.
DIMISSIONI
Il tutto è stato messo sulla
Gazzetta Ufficiale della nostra disgraziata
Repubblica ad opera di un drappello di Esperti che, evidentemente privi della modestia
necessaria per sottoporre ad ampie e preventive verifiche il proprio lavoro sono
passati direttamente alla
Gazzetta Ufficiale. Naturalmente, tutti possiamo
sbagliare, ed anzi tutti sbagliamo. Ma quando c'è di mezzo la
Gazzetta Ufficiale
di una Nazione è necessario che molti preventivamente controllino, e che si arrivi
alla fine alla pubblicazione di una
Norma, solo quando
si è totalmente sicuri. Se no ci si espone a rischi troppo elevati, e , soprattutto,
si sviliscono le Leggi, i regolamenti, verso i quali diventa poi difficile avere
il rispetto necessario ad utilizzarli nella pratica quotidiana. In tutta sincerità
chi scrive ritiene che gli Esperti responsabili di questo errore, chi ha scritto
quelle regole di interpolazione e chi le ha perorate, chi ha proposto il reticolo
di riferimento in
Gazzetta Ufficiale, dovrebbe, per responsabilità oggettiva,
dimettersi dall' incarico ed astenersi dall' andare in giro a parlare del Prodotto
(come invece sinistramente avviene, in mega convegni che a questo punto suonano
grotteschi).
Le loro dimissioni sono necessarie perchè il costo sostenuto dal Paese a causa di
questi errori è troppo alto per poter essere lasciato passare sotto silenzio. La
norma, relativamente alla determinazione dei parametri sismici, deve essere nuovamente
riscritta, c'è poco da fare. Ci si chiede con quale attendibilità essa possa essere
impiegata per calcolare gli edifici strategici, che, guarda caso, sono sempre quelli
che devono essere usati per
sperimentare la nuova norma (Ordinanza o DM
è lo stesso).
Non sarebbe ora, ci si chiede, di rivolgersi ad esperti più dotati
di senso comune? Perchè, si veda, per quanto un Esperto possa essere tale, nessun
Esperto potrà mai convincere migliaia di altri Esperti che si possano determinare
i parametri sismici con quattro cifre significative, nè che dalle metodologie disponibili
si possano trarre altro che volenterose approssimazioni di a
g
alla prima cifra significativa (0.10-0.15-0.20-0.25...). Nè che il sisma atteso
cambi dell'11% passando da una piastrella all'altra....
Insomma: qui nessuno è così sprovveduto da credere alla interpolazione
su maglia elementare del reticolo di riferimento.
Milano 21-3-2008
Ci si chiede come ovviare ai problemi della normativa. Io penso che tutto il sistema
basato sulla interpolazione dovrebbe sparire dalla norma, e così il reticolo di
riferimento. Bisognerebbe mettere a punto delle mappe regolarizzate, mappe di isolivello,
che tengano conto di tutte le incertezze con numeri arrotondati a favore di sicurezza
e con il sensato numero di cifre significative. I parametri sismici dovrebbero essere
mappati con al più due cifre significative.
Un modo rozzo per difendersi nelle more del necessario rifacimento della norma può essere il seguente:
- calcolati i parametri sismici con l'illusorio algoritmo di normativa (corretto
con una interpolazione basata su approssimazione bilineare del tipo p=a+bx+cy+dxy)
si potrebbe:
- arrotondare la ag allo 0.05 superiore (0,05-0,10-0,15...);
- arrotondare Fo al decimo superiore (2,1-2,2...)
- arrotondare T*c al decimo di secondo superiore o inferiore in funzione di cosa
sia peggio.
E' chiaro che in questo modo si avrebbero arrotondamenti disomogenei da punto a
punto, ma almeno non si useranno 3 o 4 cifre significative.
Purtroppo anche se le nuove versioni del foglio EXCEL ministeriale includono una
interpolazione bilineare, sarà necessario un nuovo Decreto per correggere il plateale
errore contenuto nel DM 14-1-2008.
Ing. Paolo Rugarli