PRENODO IN FORMATO ALFANUMERICO (DIALOGO)

 

DLG_PRENODE_ALPHA

 

Questo dialogo consente la modifica di un PRenodo descritto in forma alfanumerica. Tutte le informazioni relative a un PRenodo sono contenute tra le righe di comando "NEW PRENODE" ed "END PRENODE". La prima parte contiene una descrizione generale del prenodo:

 

nome, descrizione, spiegazione

numero di immagini associate, prefisso di default per le immagini, nomi delle immagini associate

descrizione della jclasse a cui è associato il prenodo

informazioni sui bulloni

informazioni sulla direzione delle membrature (entranti, uscenti, passanti)

informazioni sulla simmetria delle sezioni rispetto agli assi principali

orientazione delle membrature

 

 Quello che segue è un esempio della prima parte di un prenodo in forma alfanumerica. Ogni riga di comando termina con una descrizione dei vari parametri. Questa prima parte non dovrebbe generalmente essere modificata.

 

 

NEW PRENODE

name        = prenode name

description = prenode description

explanation = prenode explaination

npictures   =     1 ;

file prefix for pictures = short_004

 picture = short_004_(1).jpg ;

JCLASS DESCRIPTION

 nmembers =     2  ; the number of members in this jclass

 keyword  =     0  ; keyword

 description  = description                                      

 167 0 1 0 1 0 128 1 0 0 0 0 0 0 62 ; codes for member i

   1 1 2 0 1 38 56 1 64 0 0 0 0 0 0 ; codes for member i

 9998   2   3   0   ; topologic classification, nmembers, nbeam, ntruss

   1   1   1   0    ; ncut, nuncut, nconnected, nunconnected

   0     0         ; constrained, constraint

END JCLASS DESCRIPTION

bolts   0   6   0   1 ; bolt set, bolt class, precision bolt, full reactive

sense   1  0 ; member number, member code

sense   2   1 ; member number, member code

symmetry  1 1 1 ; member number, symmetry codes for cross section principal axes

symmetry  2 1 1 ; member number, symmetry codes for cross section principal axes

orientation of member   1                             ; member number

 -2.00000e-011    1.00000e+000    0.00000e+000 ;  V1.X,  V1.Y, V1.Z

 -1.00000e+000   -2.00000e-011    0.00000e+000 ;  V2.X,  V2.Y, V2.Z

  0.00000e+000    0.00000e+000    1.00000e+000 ;  V3.X,  V3.Y, V3.Z

orientation of member   2                             ; member number

 -0.00000e+000   -1.00000e+000    2.00000e-011 ;  V1.X,  V1.Y, V1.Z

 -0.00000e+000    2.00000e-011    1.00000e+000 ;  V2.X,  V2.Y, V2.Z

 -1.00000e+000   -0.00000e+000   -0.00000e+000 ;  V3.X,  V3.Y, V3.Z

 

 

 La seconda parte del prenodo in forma alfanumerica, racchiusa tra le righe di comando "OPERATIONS" ed "END OPERATIONS", contiene tutte le operazioni eseguite: allungamenti, accorciamenti, tagli, smussi, aggiunta di piastre o altri tramite, aggiunta di bullonature e saldature, eliminazione, copia e spostamento di oggetti, definizione di orientazioni correnti, aggiunta di variabili e condizioni di verifica, ecc. Di seguito è riportato un breve estratto con un certo numero di operazioni (un prenodo complesso può avere molte decine di operazioni).

 

 

OPERATIONS

CHOOSEBOLT     ; choice of the bolt set and class

SHRINKMEMBER2  ; member shift by a point

 2     ; the number of the member to be shifted

 POINT  2  1  1 25  0  0 ; owner kind, owner number, point kind, face num, side num, pos

SHRINKMEMBER3  ; member shift by a variable

     2           ; the number of the member to be modified

 d(mm) = -m1.tf  ; elongation/shortening in formula

ADDTHROUGH               ; addition of a Through

 0     8   P1    ; object kind (0 plate, 1 composed plate), object sub-kind, object name

 0.0e+00   1.0e+00   0.0e+00  ; Local orie vector V1 components

  0.0e+00   0.0e+00   1.0e+00  ; Local orie vector V1 components

  1.0e+00   0.0e+00   0.0e+00  ; Local orie vector V1 components:

 NEWORIGIN     5     5     0     1   ; point kind, face num, side num, position over side

 POINT   2  2  5 17  0  1 ; owner kind, owner number, point kind, face num, side num, pos

 0   0   0   0      ; 1=true, 0 =false : dofem, nonlinear, isstiffener, search_stiffeners

 1.0e+01  3.0e+01  2.9e+01  5.0e-01 ; sizemesh(mm), sizemesh2(mm), minangle_mesh(deg), tolerance_mesh(mm)

 t(mm) = m1.tf      ; plate thickness

 b = m1.b           ;  variable = expression

 h = 2*m2.h         ;  variable = expression

...

...

...

END OPERATIONS

ENDPRENODE

 

 

 Accanto a ogni riga è riportata la descrizione delle varie operazioni e dei vari parametri; vedremo più avanti nel dettaglio le istruzioni che definiscono ciascuna operazione, cerchiamo ora di comprenderne la struttura generale.

 

 Le operazioni sono riportate nello stesso ordine in cui sono state effettuate durante la registrazione del prenodo, ed eventuali modifiche devono rispettare la cronologia delle operazioni: se la sequenza prevede, ad esempio, l'aggiunta di una prima piastra, l'aggiunta di una seconda piastra e l'aggiunta di una bullonatura che collega le due piastre, quest'ultima operazione non potrà essere posta prima delle altre due.

 E' possibile rimuovere blocchi di operazioni, se da tali operazioni non ne dipendono altre: ad esempio è possibile rimuovere una costola di irrigidimento con i suoi cordoni di saldatura, ma solo se ciò non comporta interruzioni di catene, variazione nelle connessioni tra gli oggetti, perdita di variabili utilizzate per la definizione di altri componenti, ecc. Analogamente, è anche possibile aggiungere blocchi di operazioni oppure operazioni singole (si tratta delle modifiche più delicate).

 Si possono poi modificare le singole operazioni digitando parametri diversi al posto di quelli attuali. Le modifiche vanno effettuate con molta attenzione, tenendo conto delle operazioni "concatenate" a quelle che si vogliono modificare: ad esempio, se sono presenti l'accorciamento di una membratura di una certa lunghezza e l'inserimento di una piastra di testa avente un certo spessore, la modifica dello spessore della piastra rende necessaria la modifica dell'entità dell'accorciamento della membratura; se, viceversa, l'accorciamento è stato definito dopo l'aggiunta della piastra, e l'entità dell'accorciamento è stata definita in funzione dello spessore della piastra, potrebbe risultare automaticamente ridefinito in modo corretto anche l'accorciamento stesso.

 

 Più sotto è riportata una lista completa di tutti i comandi disponibili, corredati da una loro descrizione. Prima della lista sono riportate le spiegazioni di alcuni parametri frequenti e delle stringhe FACE e POINT, utilizzate da molti comandi.

owner type or owner k(ind)                definisce il tipo di oggetto al quale appartiene il punto (2 per le membrature, 3 per connettori e tramite)

owner number or owner#                        definisce il numero dell'oggetto al quale appartiene il punto o la faccia, nel vettore degli oggetti simili (membrature o no)

point type or point k(ind)                definisce il tipo di punto (estremo, metà, terzi di lato, quarti di lato, ecc.).Estremo= 1.Metà lato = 2.Terzi = 3.Quarti = 4. Centro faccia                                                        = 5. Un punto di estremo è un punto alla estremità di un lato.

point number or point#                definisce il numero del punto nel vettore dei punti che definiscono l'oggetto (solo per i punti a estremo di lato)

face number or face#                        definisce il numero della faccia dell'oggetto a cui appartiene il punto (solo per i punti che non sono all'estremo di un lato)

side        num or side#                        se il punto non è un punto di estremo, il numero del lato della faccia a cui appartiene il punto. Altrimenti 0. 0 anche per centri faccia.

pos                                                se il punto non è un punto di estremo, definisce la posizione lungo il lato (1, 2..). Altrimenti 0. 1 per centro faccia.

 

Il quarto campo può essere "point#" o "face#" a seconda del tipo del punto: point# per punti a estremo di lato; face# per gli altri punti. Indipenedentemente dal tipo vengono sempre scritti 6 campi (owner type, owner number, point type, point number o face number, side num, position).

Per avere le corrette informazioni identificative di un punto, si può eseguire il comando Interroga geometria dopo aver impostato la opzione "informazioni estese" nel dialogo di definizione dei punti scena. Ciò può essere molto utile per comprendere come riparare un PRenodo esistente che non funzioni correttamente.

 

 

Con le precedenti convenzioni, abbiamo:

 

FACE   ownerkind  ownernum  facenum

 

La stringa FACE definisce una faccia: tipo dell'oggetto a cui appartiene la faccia, numero dell'oggetto a cui appartiene la faccia; numero della faccia. Nell'esempio sottostante, il numero 2 nella posizione ownerkind indica che si tratta di una membratura, la membratura è la numero 4 e la faccia è la numero 5.

 

FACE   2  4  5

 

Vediamo ora la stringa POINT

 

POINT   ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 

La stringa POINT definisce un punto: tipo dell'oggetto a cui appartiene il punto, numero dell'oggetto a cui appartiene il punto; tipo di punto, numero della faccia a cui appartiene il punto, numero del lato della faccia d a cui appartiene il punto, posizione del punto.

 

La modifica di punti e facce è molto delicata e pertanto, in generale, non consigliata.

 

 

Nei comandi che eseguono un'operazione sui componenti selezionati, le stringhe SELECTED ed ENDSELECTED contengono la lista degli oggetti selezionati. La struttura è la seguente, con n che indica il numero di oggetti selezionati:

 

SELECTED    n

 ownerkind(1)  ownernum(1)

 ownerkind(2)  ownernum(2)

 ...

 ownerkind(n)  ownernum(n)

ENDSELECTED

 

il numero di righe ownerkind-ownernum deve essere pari a n, e ogni riga indica il tipo e il numero di uno degli oggetti selezionati.

 

Veniamo ora alla lista di tutti i comandi.

 

ADDCHECK

 componente

 descrizione

 equazione

 primo membro

 secondo membro

 

Il comando ADDCHECK aggiunge una condizione di verifica. Componente è il nome del componente a cui è associata la verifica (es. m1, P3, ecc.); descrizione è una descrizione facoltativa della condizione; equazione è la condizione di verifica, composta da due membri separati da un operatore (ad esempio, m2.N < m2.A*m2.fy); primo membro e secondo membro sono due descrizioni facoltative dei due membri dell'equazione.

 

 

ADDIFVARIABLE

 nome

 DIM=dimensione    descrizione

 if(  condizione1 ) then nome =  formula1

 elseif(  condizione2 ) then nome =  formula2      [facoltativa]

 elseif(  condizione3 ) then nome =  formula3      [facoltativa]

 elseif(  condizione4 ) then nome =  formula4      [facoltativa]

 else                      nome = 5

 

Il comando ADDIFVARIABLE aggiunge una variabile con if. Nome è il nome della variabile; dimensione è LENGTH per la lunghezza, SURFACE per la superficie, VOLUME per il volume, INERTIA per la lunghezza alla quarta, FORCE per la forza, MOMENT per il momento, STRESS per lo sforzo, angle per la rotazione, NONE per il numero puro; descrizione è una descrizione facoltativa della variabile; condizione1,2...4 sono le condizioni che devono essere verificate (es. m1.b<=m1.h), formula1,2...4 sono le formule che restituiscono il valore della variabile se la corrispondente condizione è la prima ad essere verificata; formula5 è la formula che restituisce il valore della variabile se nessuna delle condizioni precedenti è verificata. Per una descrizione dettagliata delle variabili con if si rimanda al dialogo di aggiunta di tali variabili.

 

 

ADDPRECONDITION

 descrizione

 equazione

 primo membro

 secondo membro

 

Il comando ADDPRECONDITION aggiunge un prerequisito. Descrizione è una descrizione facoltativa del prerequisito; equazione è la formula che definisce il prerequisito, composta da due membri separati da un operatore (ad esempio, m2.N < m2.A*m2.fy); primo membro e secondo membro sono due descrizioni facoltative dei due membri dell'equazione.

 

ADDBOLTLAYOUT

 nome   a   b  c ;

  d   e   f   g

  h   i   l   m

  Kn  Ks  Mu

  anchor, tau length

  datum 1 datum 2 datum 3 datum 4

  ex   lin  cod  maxs  matm

 d1 d2 d3 d4 d5

 d6 d7 d8 d9 d10

 FACE   ownerkind  ownernum  facenum

 d = diam

 nrows = rig

 ncols = col

 drb = dist_r

 dcb = dist_c

 odx = offsx

 ody = offsy

 oan = alpha

   n

 mode1

 FACE   ownerkind  ownernum  facenum

         border = formula)

 ...

 

Il comando ADDBOLTLAYOUT aggiunge un layout di bulloni. Nome è il nome del layout, a indica la disposizione (1 righe e colonne, 2 sfalsata, 3 circolare); b indica se l'interno è svuotato o meno (1 si, 0 no); d, e, f, g indicano rispettivamente se la bullonatura è solo a taglio, con bulloni anche compressi, ad attrito, ancoraggio  (per ognuno di essi: 1 si, 0 no); h indica se l'asse neutro è al centro (1 si, 0 no); i, l, m indicano rispettivamente se deve essere considerata l'area filettata nel calcolo del contrasto, se deve essere considerata l'inerzia propria dei bulloni e se deve essere verificato il block tear (per ognuno di essi: 1 si, 0 no); Kn, Ks e mu determinano i tre parametri relativi all'attrito; anchor, tau e length definiscono i tre parametri relativi all'ancoraggio; datum1-4 non sono utilizzati al momento (si riferiscono alla resa grafica dell'ancoraggio); ex indica l'estremo della bullonatura a cui è attaccato l'oggetto da verificare come contrasto; se lin è 0, la legge costitutiva no tension del contrasto è indefinitamente elastica, se invece è 1 il successivo cod definisce l'andamento (0=elastico-perfettamente plastico, 1=parabola-rettangolo, 2=trilineare); nel caso di legge indefinitamente elastica (lin=0), fanno testo i dati maxs e matm, rispettivamente lo sforzo normale massimo e il fattore di omogeneizzazione; negli altri tre casi (lin=1) i dati da d1 a d10 definiscono la legge (si veda la tabella più avanti); FACE indica la faccia iniziale della bullonatura; diam è il diametro dei bulloni (numero, formula o stringa del tipo auto_x); rig e col determinano il numero di righe e colonne (numero, formula o stringa del tipo auto_x(length)); dist_r e dist_c indicano le distanze tra le righe e tra le colonne (numero, formula o stringa del tipo auto_x); offsx e offsy indicano gli offset della bullonatura nelle direzioni x e y, alpha indica la rotazione del layout; le successive righe si riferiscono tutte alla definizione della superficie (o delle superfici) di contrasto: n indica il numero di operazioni registrate; per ogni operazione, mode1 indica la modalità della prima operazione (0=faccia corrente, 1=faccia corrente orlata, 2=aggiungi faccia corrente orlata, 3=interseca con faccia corrente, 4=sottrai faccia corrente), FACE indica la faccia su cui si compie tale operazione, formula indica lo spessore dell'orlatura c (per informazioni dettagliate sulle operazioni e sull'orlatura si rimanda al dialogo di definizione delle superfici di contrasto); quindi si passa alla successiva operazione, e così via.

 

Legge

cod

d1

d2

d3

d4

d5

d6

d7

d8

d9

d10

el-pp

0

E

sy

eu

 

 

 

gammaM

 

 

 

par-rett

1

s1

e1

eu

 

 

 

gammaM

 

 

 

trilin.

2

eu

su

e2

s2

e3

s3

gammaM

 

 

 

 

Per i significati di s1, e1, ecc si rimanda al dialogo di definizione del materiale del contrasto.

 

ADDTHROUGH

   tipo  sottotipo nome

     v1x       v1y       v1z

     v1x       v1y       v1z

     v1x       v1y       v1z

 NEWORIGIN  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 POINT      ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 a   b   c   d

 e   f   g   h

 t(mm) = i

 b = l

 t = m

 ...

 

Il comando ADDTHROUGH aggiunge un tramite. Tipo è il tipo di oggetto (0 = piatto, 1 = piatto composto), sottotipo è il sottotipo dell'oggetto (numero intero); nome è il nome del componente; v1x, v1y, v1z, v2x, ..., v3z sono le componenti dei vettori V1, V2 e V3 che definiscono il sistema di orientazione locale del componente; NEWORIGIN e POINT indicano il punto dell'oggetto scelto come punto d'inserimento e il punto nella scena a cui esso dovrà corrispondere; a indica se è richiesta la creazione del modello fem del componente (0=no, 1=si); b indica se per il modello fem deve essere eseguita un'analisi nonlineare (0=no, 1=si); c indica se il componente è un irrigidimento (0=no, 1=si); d indica se nella creazione del modello fem del componente debbano essere cercati eventuali irrigidimenti (0=no, 1=si); e ed f indicano il passo di mesh rispettivamente nelle zone critiche del modello fem (bordi, saldature, ecc.) e in quelle distanti da tali zone; g indica l'angolo minimo degli elementi finiti; h è la tolleranza, cioè la distanza sotto la quale due nodi vengono fusi insieme (nota: i dati relativi alla mesh non sono parametrici); i è lo spessore del piatto e può essere un numero o una formula (es. 20 o m2.tf+m3.tf); le successive righe sono in numero variabile a seconda del tipo di oggetto e sono le quote necessarie a definire le dimensioni dell'oggetto (l, m, ... possono essere numeri o formule).

 

 

ADDVARIABLE

 DIM=dimensione    descrizione

 nome = formula

 

Il comando ADDVARIABLE aggiunge una variabile. Nome è il nome della variabile; formula è la formula che restituisce il valore della variabile; dimensione è LENGTH per la lunghezza, SURFACE per la superficie, VOLUME per il volume, INERTIA per la lunghezza alla quarta, FORCE per la forza, MOMENT per il momento, STRESS per lo sforzo, angle per la rotazione, NONE per il numero puro; descrizione è una descrizione della variabile.

 

ADDWELDLAYOUT

 nome   tipo   Jt   officina

 FACE   ownerkind  ownernum  facenum

 minsidelength = a

 distance      = b

 thick         = c

   d

   lato_c1

         wlength   = e1

         wposition = f1

         wthick    = g1

   lato_c2

         wlength   = e2

         wposition = f2

         wthick    = g2

         ...

         ...

 

Il comando ADDWELDLAYOUT aggiunge un layout di cordoni di saldatura. Nome è il nome del componente; tipo può valere 0 (cordoni d'angolo) o 1 (a penetrazione); Jt indica il metodo di calcolo del momento d'inerzia (0=inerzia polare, 1=Jr=(1/3)*Lt^3); officina può valere 1 (saldatura realizzata in officina) o 0 (in sito); FACE indica la faccia da saldare; a, b e c sono i parametri per l'applicazione automatica del layout: a indica la lunghezza minima dei lati a cui deve essere applicato un cordone, b è la distanza che gli estremi del cordone devono avere dagli estremi del lato a cui è applicato, c è lo spessore dei cordoni; d è il numero dei cordoni del layout; seguono blocchi pari al numero totale di cordoni; ogni blocco ha questa struttura: lato_c1 è il numero del lato a cui è applicato il primo cordone, e1 è la lunghezza del primo cordone, f1 è la posizione del primo cordone lungo il lato, g1 è lo spessore del cordone; e1, f1 e g1 possono essere numeri, formule o stringhe total e auto, per la cui spiegazione si rimanda alla descrizione del dialogo di aggiunta delle saldature durante la registrazione di un PRenodo.

 

 

BEVEL_CIRCULAR

 owner kind     ownernum

 radius(mm) = r

 ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 

Il comando BEVEL_CIRCULAR aggiunge uno smusso circolare. Ownerkind e ownernum sono il tipo di oggetto a cui si applica lo smusso e il numero di quell'oggetto; r è il numero o la formula che definisce il raggio dello smusso (es. 20mm o 2*m1.r); le due stringhe POINT contengono i due punti che definiscono lo smusso.

 

 

BEVEL_SQUARE

 owner kind     ownernum

 radius(mm) = r

 ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 

Il comando BEVEL_SQUARE aggiunge uno smusso quadrato. La sua struttura è identica a quella dello smusso circolare.

 

 

BEVEL_TRIANGULAR

 owner kind     ownernum

 radius(mm) = r

 ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 

Il comando BEVEL_TRIANGULAR aggiunge uno smusso triangolare. La sua struttura è identica a quella dello smusso circolare.

 

 

CHECKSET

    norma   a   b   c   d   ; norm, neglect parasitic bending, use end release, language listing, open listing

    e   f   g   h   i   ; check net sect, fem kind, simplified checks, user checks, solver

    l   m   n   o       ; check block tear, check bolt bearings, expanded listing, check punching shear

 gamma,M0  gamma,M1 gamma,M2 gamma,M3 gamma,M4 gamma,M5

 spost rot

 

Il comando CHECKSET definisce le impostazioni di verifica. Norma è un intero da 0 a 7 che definisce la norma (0=CNR-TA, 1=CNR-SL, 2=EN1993-1-8, 3=IS80WS, 4=IS800LS, 5=AISC-ASD, 6=AISC-LRFD); a determina se devono essere trascurati i momenti parassiti nei bulloni (a=0: no, a=1: si); b considera o meno la presenza di svincoli nelle combinazioni di verifica (0 no, 1 si); c definisce la lingua del listato (0 inglese, 1 italiano, 2 spagnolo); d regola l'apertura automatica del listato al termine delle verifiche (0 no, 1 si); e stabilisce se le verifiche delle sezioni nette delle membrature devono essere eseguite  (0 no, 1 si); f determina la modalità di creazione dei modelli fem  (0 nessuna creazione, 1 solo scheletro, 2 modelli completi, 3 modelli completi e analisi automatica); g e h determinano se eseguire o meno, rispettivamente, le verifiche semplificate dei tramite e le verifiche utente  (0 no, 1 si); i stabilisce il solutore per i modelli fem automatici (0=Curan/Clever di Sargon, 1=SAP2000, 2=altro programma); l, m, o determinano rispettivamente se eseguire le verifiche di block tear, di rifollamento e di punzonamento  (0 no, 1 si); n determina il tipo di listato di output (0 ridotto, 1 con i risultati); gamma,M1 sono i valori dei coefficienti di sicurezza; spost e rot sono i valori di spostamento e rotazione massimi per il controllo sugli spostamenti.

 

 

CHOOSEBOLT

 

Il comando CHOOSEBOLT determina la scelta del tipo e della classe dei bulloni. Non è gestibile in forma alfanumerica.

 

 

COPYOBJECTS_2FACES

 SELECTED       n

 ownerkind   ownernum

 ...

 ENDSELECTED

 FACE   ownerkind  ownernum  facenum

 FACE   ownerkind  ownernum  facenum

 

Il comando COPYOBJECTS_2FACES esegue una copia degli oggetti selezionati con un vettore di traslazione definito dalla distanza tra i piani a cui appartengono le due facce parallele descritte nelle righe FACE.

 

Nota: per tutti i comandi di copia, ownerkind degli oggetti da copiare deve essere sempre 3 (non possono essere copiate membrature).

 

 

COPYOBJECTS_2POINTS

 SELECTED       n

 ownerkind   ownernum

 ...

 ENDSELECTED

 POINT      ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 POINT      ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 

Il comando COPYOBJECTS_2POINTS esegue una copia degli oggetti selezionati con un vettore di traslazione definito dai due punti indicati nelle righe POINTS.

 

 

COPYOBJECTS_2POINTS_ANGLE

 SELECTED       n

 ownerkind   ownernum

 ...

 ENDSELECTED

 POINT      ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 POINT      ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 rot(deg) = alpha

 

Il comando COPYOBJECTS_2POINTS_ANGLE esegue una copia degli oggetti selezionati con un vettore di rotazione definito dai due punti indicati nelle righe POINTS e dall'angolo alpha (espresso in gradi, può essere un numero o una formula).

 

 

COPYOBJECTS_AXIS_ROT

SELECTED       n

 ownerkind   ownernum

 ...

 ENDSELECTED

 x1(mm) = x_1

 y1(mm) = y_1

 z1(mm) = z_1

 x2(mm) = x_2

 y2(mm) = y_2

 z2(mm) = z_2

 rot(deg) = alpha    

 

Il comando COPYOBJECTS_AXIS_ROT esegue una copia degli oggetti selezionati con un vettore di rotazione definito dai due punti indicati dalle coordinate (x_1, y_1, z_1) e (x_2, y_2, z_2) e dall'angolo alpha (espresso in gradi, può essere un numero o una formula).

 

 

COPYOBJECTS_FACE_ANGLE

SELECTED       n

 ownerkind   ownernum

 ...

 ENDSELECTED

 FACE   ownerkind  ownernum  facenum

 rot(deg) = alpha

 

Il comando COPYOBJECTS_FACE_ANGLE esegue una copia degli oggetti selezionati con un vettore di rotazione definito dall'asse della membratura scelta  e dall'angolo alpha (espresso in gradi, può essere un numero o una formula). La membratura di riferimento è individuata dalla stringa FACE.

 

COPYOBJECTS_FACE_DELTA

SELECTED       n

 ownerkind   ownernum

 ...

 ENDSELECTED

 d(mm) = delta formula

 FACE   ownerkind  ownernum  facenum

 

Il comando COPYOBJECTS_FACE_DELTA esegue una copia degli oggetti selezionati con un vettore di traslazione la cui orientazione è definita dalla normale della faccia indicata nella riga FACE e la cui lunghezza è definita dal parametro delta (numero o formula).

 

 

COPYOBJECTS_FACE_POINT

SELECTED       n

 ownerkind   ownernum

 ...

 ENDSELECTED

 POINT      ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 FACE   ownerkind  ownernum  facenum

 

Il comando COPYOBJECTS_FACE_POINT esegue una copia degli oggetti selezionati con un vettore di traslazione la cui orientazione è definita dalla normale della faccia indicata nella riga FACE e la cui lunghezza è pari alla distanza tra tale faccia e il piano parallelo a essa su cui giace il punto definito nella riga POINT.

 

 

COPYOBJECTS_NUM

SELECTED       n

 ownerkind   ownernum

 ...

 ENDSELECTED

 dx(mm) = x

 dy(mm) = y

 dz(mm) = z

 

Il comando COPYOBJECTS_NUM esegue una copia degli oggetti selezionati con un vettore di traslazione la cui orientazione definito dalle tre componenti x, y e z (nel sistema di riferimento corrente).

 

 

CURRORIE1

FACE   ownerkind  ownernum  facenum

 

Il comando CURRORIE1 definisce un sistema di orientazione corrente. FACE determina la faccia del componente la cui orientazione locale verrà assunta come corrente.

 

 

CURRORIE2

 

Il comando CURRORIE2 ripristina il sistema di orientazione globale annullando quello corrente.

 

 

CUT_BY_BOX 

 ownerkind  ownernumber

 radius(mm) = a

 POINT   ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 b1   b2   b3   b4

 dx(mm) = x

 dy(mm) = y  

 vx,L, vy,L, vz,L

 

Il comando CUT_BY_BOX definisce un'asportazione di frusto a base box rettangolare. Ownerkind e ownernum sono il tipo dell'oggetto da cui rimuovere le lavorazioni e il numero di quell'oggetto; a è un numero o una formula che determina il raggio di eventuali smussi; POINT indica il punto di partenza del box; b1, b2, b3, b4 indicano se sui vertici 1, 2, 3 e 4 del box sono presenti o meno degli smussi (1=si, 0=no); x e y indicano la lunghezza dei lati del box nelle direzioni x e y; vx,L, vyL e vz,L definiscono l'orientazione del sistema di riferimento del box rispetto al sistema di riferimento dell'oggetto a cui si applica la lavorazione.

 

CUT_BY_POLY

 ownerkind  ownernumber

 radius(mm) = a    

   n  ; number of different points in the polygon

 POINT   ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 code_l1         ;new point addition code 1: dx, dy; 2: d, alpha; 3: d, alpha_r

 dx(mm) = x1

 dy(mm) = y1

 code_l2

 d(mm) = d1

 alpha_r(deg) = alpha1

 ...

 b1

 b2

 ...

 vx,L, vy,L, vz,L

 

Il comando CUT_BY_POLY definisce un'asportazione di frusto a base box rettangolare. Ownerkind e ownernum sono il tipo dell'oggetto da cui rimuovere le lavorazioni e il numero di quell'oggetto; a è un numero o una formula che determina il raggio di eventuali smussi; POINT indica il punto di partenza del box; seguono tanti blocchi quanti sono i punti definiti per la poligonale, escluso il primo; code_l1 indica la modalità di definizione del primo lato (1=dx,dy; 2= d,alpha; 3=d, alpha_r), code_l2 indica la modalità di definizione del secondo lato, ecc.; ogni riga code_li è seguita da due righe che richiedono due parametri in funzione della modalità scelta (ad esempio i numeri o le formule x1 e y1 per la modalità dx-dy, i numeri o le formule d1 e alpha1 per la modalità d-alpha, ecc); b1, b2, ... indicano se sui vertici 1, 2, ... della poligonale sono presenti o meno degli smussi (1=si, 0=no); vx,L, vyL e vz,L definiscono l'orientazione del sistema di riferimento del box rispetto al sistema di riferimento dell'oggetto a cui si applica la lavorazione.

 

 

DELCOMPONENTS

     n

     c1

     c2

     ...

 

Il comando DELCOMPONENTS elimina gli oggetti selezionati: n indica il numero degli oggetti selezionati, quindi seguono n righe ognuna delle quali riporta il numero di uno dei componenti selezionati (c1, c2, ecc.)

 

 

DELETEVARIABLE_OR_CONDITION

   numero

 

Il comando DELETEVARIABLE_OR_CONDITION elimina la variabile o la condizione il cui numero è riportato nella seconda riga.

 

 

DEL_WORK_PROCESS

 ownerkind   ownernum   n

 

Il comando DEL_WORK_PROCESS elimina una o più lavorazioni dal componente specificato. Ownerkind e ownernum sono il tipo dell'oggetto da cui rimuovere le lavorazioni e il numero di quell'oggetto; se n è uguale a 1, viene eliminata l'ultima lavorazione; se n è uguale a 2 vengono eliminate l'ultima e la penultima, ecc.

 

 

DUPLCONDITION

   numero

 

Il comando DUPLCONDITION duplica la condizione il cui numero è riportato nella seconda riga.

 

 

MEMBERORIGINALPOS

 SELECTED       1

 ownerkind      ownernum

 ENDSELECTED

 

Il comando MEMBERORIGINALPOS riporta la membratura selezionata nella sua posizione originaria. La struttura è fissa e l'unico parametro modificabile è il numero della membratura (ownernum).

 

 

MEMBERNOELONGATION

 SELECTED       1

 ownerkind      ownernum

 ENDSELECTED

 

Il comando MEMBERNOELONGATION rimuove allungamenti e accorciamenti dalla membratura selezionata. La struttura è fissa e l'unico parametro modificabile è il numero della membratura (ownernum).

 

 

MODMEMBER

   numero

   a    b    c    d    e

   f   g   h   i

 

Il comando MODMEMBER definisce le impostazioni di una membratura. Numero è il numero della membratura; "a" stabilisce se devono essere eseguite le verifiche semplificate (1 si, 0 no); "b" stabilisce se deve essere considerata la torsione (1 si, 0 no); "c" se deve essere creato il modello fem (1 si, 0 no); "d" se deve essere fatta un'analisi nonlineare (1 si, 0 no); "e" se devono essere cercati eventuali irrigidimenti (1 si, 0 no); "f" è il passo di mesh in corrispondenza di bordi, cordoni, contrasti, ecc., mentre "g" è il passo di mesh in zone lontane da bordi, cordoni, ecc.; "h" è l'angolo minimo degli elementi finiti; "i" è la tolleranza, cioè la distanza sotto la quale due nodi vengono fusi insieme. I dati relativi alla mesh non sono parametrici.

 

 

RECOPY

 SELECTED    n

 ownerkind      ownernum

 ownerkind      ownernum

 ...

 ENDSELECTED

 

Il comando RECOPY ricopia gli oggetti selezionati. Ownerkind deve essere sempre uguale a 3 (solo i tramite e gli unitori possono essere copiati).

 

 

ROTATE_FACE

 FACE   ownerkind  ownernum  facenum

 FACE   ownerkind  ownernum  facenum

 

Il comando ROTATE_FACE applica una rotazione di faccia all'oggetto indicato. La prima riga FACE individua l'oggetto a cui deve essere applicata la lavorazione e la faccia interessata dalla lavorazione stessa, la seconda riga FACE indica la faccia di riferimento, a cui la faccia del primo oggetto diventerà parallela dopo la lavorazione.

 

 

ROTATEX

 SELECTED    n

 ownerkind      ownernum

 ownerkind      ownernum

 ...

 ENDSELECTED

 locale    angolo

 

Il comando ROTATEX ruota gli oggetti selezionati attorno all'asse globale x o attorno all'asse locale 1. Ownerkind deve essere sempre uguale a 3 (solo i tramite e gli unitori possono essere ruotati). Se locale è uguale a 1 la rotazione di ciascun oggetto avverrà attorno al proprio asse locale 1, altrimenti tutti gli oggetti saranno ruotati attorno all'asse globale x; angolo determina l'entità della rotazione, in gradi.

 

 

ROTATEY

 SELECTED    n

 ownerkind      ownernum

 ownerkind      ownernum

 ...

 ENDSELECTED

 locale    angolo

 

Il comando ROTATEY ruota gli oggetti selezionati attorno all'asse globale y o attorno all'asse locale 2. Ownerkind deve essere sempre uguale a 3 (solo i tramite e gli unitori possono essere ruotati). Se locale è uguale a 1 la rotazione di ciascun oggetto avverrà attorno al proprio asse locale 2, altrimenti tutti gli oggetti saranno ruotati attorno all'asse globale y; angolo determina l'entità della rotazione, in gradi.

 

 

ROTATEZ

 SELECTED    n

 ownerkind      ownernum

 ownerkind      ownernum

 ...

 ENDSELECTED

 locale    angolo

 

Il comando ROTATEZ ruota gli oggetti selezionati attorno all'asse globale z o attorno all'asse locale 3. Ownerkind deve essere sempre uguale a 3 (solo i tramite e gli unitori possono essere ruotati). Se locale è uguale a 1 la rotazione di ciascun oggetto avverrà attorno al proprio asse locale 3, altrimenti tutti gli oggetti saranno ruotati attorno all'asse globale z; angolo determina l'entità della rotazione, in gradi.

 

 

SHIFT_FACE

 FACE   ownerkind  ownernum  facenum

 d(mm) = delta

 

Il comando SHIFT_FACE applica una traslazione di faccia all'oggetto indicato. La riga FACE individua l'oggetto a cui deve essere applicata la lavorazione e la faccia interessata dalla lavorazione stessa; delta indica l'entità della traslazione e può essere un numero o una formula funzione (es. 25 o 0.5*m3.b).

 

 

I seguenti comandi di spostamento degli oggetti funzionano come i corrispondenti comandi di copia, a cui si rimanda per la descrizione, con la differenza che nel caso dello shift vengono spostati gli oggetti originali in base al vettore definito, mentre nel caso dell'operazione di copia gli originali vengono mantenuti e vengono create delle loro copie in base al vettore definito.

 

SHIFTOBJECTS_2FACES

SHIFTOBJECTS_2POINTS

SHIFTOBJECTS_2POINTS_ANGLE

SHIFTOBJECTS_AXIS_ROT

SHIFTOBJECTS_FACE_ANGLE

SHIFTOBJECTS_FACE_DELTA

SHIFTOBJECTS_FACE_POINT

SHIFTOBJECTS_NUM

 

 

SHRINKMEMBER1

 numero

 FACE   ownerkind  ownernum  facenum

 

Il comando SHRINKMEMBER1 allunga o accorcia la membratura indicata, facendo in modo che la sua faccia terminale vada a giacere nel piano della faccia indicata, che deve essere normale all'asse della membratura. Numero indica il numero della membratura a cui applicare l'allungamento/accorciamento; la riga FACE individua la faccia di riferimento.

 

 

SHRINKMEMBER2

 numero

 POINT   ownerkind  ownernum  pointkind  facenum  pointpos  pointnum

 

Il comando SHRINKMEMBER2 allunga o accorcia la membratura indicata, facendo in modo che la sua faccia terminale vada a giacere nel piano normale all'asse della membratura su cui giace il punto indicato. Numero indica il numero della membratura a cui applicare l'allungamento/accorciamento; la riga POINT definisce il punto che individua il piano normale all'asse della membratura.

 

 

SHRINKMEMBER3

 numero

 d(mm) = delta

 

Il comando SHRINKMEMBER3 allunga o accorcia la membratura indicata di un'entità specificata. Numero indica il numero della membratura a cui applicare l'allungamento/accorciamento; delta definisce l'entità dell'allungamento o dell'accorciamento, e può essere un numero o una formula, positivo per gli allungamenti o negativo per gli accorciamenti (es. 25, -10, -m1.b/2).

 

LOADLEVEL

 modalità

 tipo    valore

 tipo    valore

 tipo    valore

 tipo    valore

 tipo    valore

 tipo    valore

 tipo    valore

 

Il comando LOADLEVEL serve a preimpostare il livello dei carichi delle membrature. "Modalità" indica quali azioni interne devono essere considerate:

FEM per le azioni derivanti dalla soluzione del modello FEM importato,

ELASTIC o PLASTIC indicano rispettivamente i limiti elastici o plastici delle membrature,

DEFINED indica le azioni definite dall'utente.

Seguono poi 7 righe, ininfluenti nel caso delle azioni FEM, che definiscono le sette sollecitazioni elementari (trazione e compressione distinte, i due tagli, la torsione e i due momenti flettenti).  "Tipo" indica il fattore amplificativo dei limiti elastici o plastici: può essere EXTRALIGHT, LIGHT, MEDIUM, STRONG o FULL e il fattore amplificativo sarà rispettivamente 0.1, 0.25, 0.5, 0.75 o 1.0, oppure può essere VALUE, e in questo caso il coefficiente amplificativo sarà pari a al "valore" indicato (il valore indicato deve essere comunque presente, ma è influente solo se si usa la stringa VALUE). Se la modalità è DEFINED, occorre indicare VALUE come "tipo" e definire il valore desiderato, in N e mm, nella posizione "valore".

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