Fasi del lavoro, fase 3.2: impostazione ed esecuzione delle verifiche
L'esecuzione delle verifiche in CSE è una fase delicata, dato che sono possibili tanti tipi diversi di verifiche e la scelta di quali sian quelli "giusti" spetta all'utente.
La prima cosa da fare è definire le azioni di calcolo delle membrature del Renodo allo studio. Ciò si fa con un preciso comando, Verifiche-Azioni Interne, che consente di definire le azioni interne in 5 modi diversi.
1.Prendendo le azioni di calcolo dal modello BFEM che è stato letto da file. Questa modalità funziona se il modello è stato letto da fuori.
2.Stabilendo per ogni membratura i valori massimi di ogni componente di sollecitazione, come frazione dei limiti elastici della membratura. Ad esempio 0.6 volte il momento elastico, 0.2 volte l'azione assiale limite elastica. Vengono poi generate dal programma 24 combinazioni dei valori massimi, atte a saggiare tutte le possibili modalità di distacco della membratura dal resto del Renodo.
3.Come la precedente ma con i limiti plastici, e non quelli elastici (0.6 volte il momento plastico...).
4.Come la precedente ma specificando i valori massimi non come frazioni dei limiti elastici o plastici, ma come valori ben definiti (ad esempio N=23kN, M=100kNm, ecc.).
5.Introducendo una tabella che dica quali sono le azioni interne di ogni membratura, in ogni combinazione desiderata. Tale tabella può essere incollata da un foglio di lavoro.
Le verifiche si impostano a livello di componente, nei dialoghi di modifica di ciascun componente, ed in modo generale, nel dialogo di impostazione generale delle verifiche.
Alcuni aspetti sono qui riepilogati per chiarezza.
1.Le verifiche delle saldature e delle bullonature non presentano particolari problemi e sono eseguite in modo automatico dal programma. Il tipo di verifica dipende dal modo in cui le saldature e le bullonature sono state definite. Per le saldature, ad esempio, è importante distinguere tra saldature a cordoni d'angolo e a penetrazione. Per le bullonature, ci sono numerose opzioni che influiscono sulle verifiche, tra le quali se la bullonatura sia o no ad attrito, se sia un ancoraggio e se usi o meno una superficie di contrasto.
2.Le verifiche a rifollamento e a punzionamento non presentano particolari problemi e sono eseguite in modo automatico dal programma (se richieste).
3.Le verifiche di block tear sono molto complicate e comportano la ricerca di percorsi di rottura. Il programma le esegue in automatico ma potrebbe dare verifiche troppo cattive in alcuni casi particolari.
4.Le verifiche di resistenza dei componenti sono molto complesse, in generale, e possono essere affrontate in tre modi diversi:
i.Mediante verifiche automatiche delle "sezioni nette", ovvero affettando i componenti con dei piani e calcolando le azioni risultanti.
ii.Mediante verifiche fem, ovvero creando in modo automatico modelli fem dei componenti ed analizzandoli in campo lineare o non lineare.
iii.Mediante verifiche utente, ovvero formule di verifica introdotte appositamente dall'utente.
5.Le verifiche di stabilità dei componenti vengono affrontate con i metodi (ii) e (iii) del precedente punto 4.
6.Sono anche importanti le verifiche di deformabilità, perché possono evidenziare collegamenti mal progettati.
7.Infine le verifiche utente possono essere impiegate sempre per far eseguire a CSE verifiche particolari che l'utente consideri opportune.
Le verifiche di resistenza dei componenti sono quelle che pongono maggiori problemi, in generale.
•Se si usa l'approccio con le sezioni nette, queste possono essere trovate automaticamente dal programma o definite dall'utente. Comunque, le sezioni nette sono un metodo abbastanza schematico per fare la verifica, dato che lo sforzo si diffonde in modo complesso.
•Assai meglio delle precedenti sono le verifiche fatte con la modellazione FEM automatica. I calcoli possono essere lineari o non lineari e il tipo di analisi è molto migliore. Comunque, bisogna saper leggere una mappa di sforzi di Von Mises, ed i risultati saranno visualizzati nel programma Sargon Reader (che fa parte del pacchetto CSE senza costi aggiuntivi), che aiuta CSE a far vedere i risultati delle analisi FEM.
•Una possibile alternativa sono le verifiche utente, che utilizzino formule semplificate.
Quando le verifiche sono state eseguite con soddisfazione, è possibile generare un report in modo automatico mediante il comando File-Report. Il formato ODT o ePUB può poi essere facilmente convertito in altri formati come .DOC o .PDF. Il programma genera inoltre un tabulato (.out) che riporta tutti i dati di calcolo.
-----------------------------
C.S.E. - 2001-2018 - Copyright Castalia srl - Milan - Italy - www.castaliaweb.com